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Napoli programma incontri dedicati a Sergio Piro e al suo pensiero sulla sofferenza oscura.

Sergio Piro, è stato un grande pensatore e studioso della psichiatria napoletana, uno dei padri della psichiatria italiana e direttore di diversi ospedali psichiatrici, sempre impegnato in prima linea in battaglie per l’abbattimento dei manicomi. Pur tra mille opposizioni dall’alto, trasformava gli ospedali psichiatrici in comunità terapeutiche in difesa, non tanto e non solo del sofferente psichico, ma del rifiutato, del marginalizzato, di tutte le vittime di una società escludente che li etichettava come soggetti patologici e che, invece, secondo Piro, rientravano nel novero delle vittime del disagio sociale e relazionale.

Piro si oppose alle cure psichiatriche concepite come mero rimedio biologico e si è oppose al pensiero corrente che valutava il problema mentale di origine biologica e quindi destinatario di una trattamento farmacologico. Si oppose, inoltre, all’esclusione delle cause individuali e sociali e alla non considerazione dell’interazione complessa dei diversi fattori, quali le condizioni sociali (contesto familiare, amicale, abitativo o lavorativo che sia), nella determinazione dei comportamenti individuali.

Sergio Piro si batteva per il recupero della soggettività.

Nel 1965 abbandonò l’università come professore ma non esitò a scontrarsi con il potere istituzionale. Nel 1969, il suo comportamento da “trasgressore delle regole comuni” lo fece licenziare come direttore dell’ospedale Materdomini dove aveva dato inizio ad un esperimento di psichiatria alternativa, costituendo la seconda “comunità terapeutica” in Italia dopo l’esperienza di Psichiatria Democratica condotta da Franco Basaglia a Gorizia.

La nuova edizione di Esclusione, sofferenza e guerra (Sensibili alle foglie, 2023) contiene un importante contributo di Dario Stefano Dell’Aquila in cui si ricostruisce la biografia di Piro, ragionata e documentata da preziose citazioni dello psichiatra napoletano, oltre che la prefazione di Teresa Capacchione, dell’Associazione Sergio Piro.

Villa medusa a Bagnoli (NA) propone, il 30 giugno 2023 ore 18,00, un dibattito, uno spazio di confronto aperto a tutti, sulle relazioni strutturali che collegano guerra, sfruttamento e diseguaglianze con la sofferenza psicopatologica.

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“Considero la schizofrenia quasi incurabile, non perché sia dovuta a fattori organici, ma perché i suoi sintomi principali sono sistematicamente mantenuti in vita da taluni dei valori più caratteristici della nostra civiltà.” G. DEVEREUX.

Lisa Muto

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