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Raccontiamo l’Italia con ironia

cover-salerno-26-maggioDoppio appuntamento di Prospettiva Europea a Salerno venerdì 26 maggio 2017 per consolidare le partnership con Mondadori Bookstore, Salerno Formazione, Scuola di Liberalismo e Rubbettino Editore e rilanciare sul territorio salernitano le attività dell’associazione: i laboratori di europrogettazione e i percorsi di alta formazione ad esse legati e i cicli di Seminari della Rivista Europalab.
Il VI Ciclo di Seminari di approfondimento di Prospettiva Europea fa tappa alla Mondadori di Salerno con l’incontro “Raccontiamo l’Italia con ironia” dallo spunto del libro “Lettere dall’Italia” di Saro Freni, coordinatore della Scuola liberalismo di Roma, edito da Rubbettino Editore, partner del percorso fin dal primo ciclo.
All’incontro introdotto da Giuseppe Avigliano responsabile del Mondadori Bookstore di Salerno e da Roberto Giuliani, presidente di Prospettiva Europea, hanno partecipato oltre all’autore Saro Freni, i giornalisti Peppe Iannicelli e Antonluca Cuoco.

Raccontare l’Italia con ironia, partendo dalle lettere con cui Freni ha raccontato agli svizzeri uno spaccato del nostro paese attraverso brevi profili di protagonisti della politica, della società e del mondo dello spettacolo, utilizzati come maschere in cui ciascun lettore, nel bene e nel male, può riconoscersi, in perfetta linea con lo spirito di questo sesto ciclo di seminari, volto a riscoprire l’Europa nel nostro vissuto.

Un vissuto fatto spesso di luci ed ombre che non è facile riconoscere in noi stessi, è molto più semplice individuare i difetti negli altri, specie in personaggi famosi e potenti.
Un racconto che potrebbe rischiare di cadere nel disfattismo e in una visione pessimista della nostra società, una lettura lontanissima dalle intenzioni dell’autore che, come argomentato nella vivace discussione, sono rivolte ad un’analisi ironica della nostra società, cercando di leggerla con la lente di chi la osserva dall’esterno.
Descrivere la vita pubblica italiana ad un lettore svizzero non è certo un’impresa semplice, specie se l’intento è quello di spiegare la specificità italiana a chi si riconosce in culture molto differenti.

Saro ci riesce efficacemente con ventuno brevi ritratti ironici ma garbati, legati da un filo rosso dell’indignazione verso quel sistema di complicità del malcostume politico generato da una profonda mancanza di senso civico, un problema strutturale che non si può risolvere semplicemente cambiando classe dirigente , bensì lavorando sulla struttura stessa della nostra società per evolvere verso nuovi modelli di convivenza e benessere.

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