ePrivacy and GPDR Cookie Consent by TermsFeed Generator

La sostenibilità 4.0 passa dalla costruzione delle nuove competenze

prospettiva-europea-innovation-john-adams-536234-unsplashEditoriale del Numero XXV di Rivista Europalab.

di Roberto Giuliani.

Il percorso verso la nuova dimensione 4.0 passa necessariamente attraverso una nuova concezione di sostenibilità: una nuova visione dell’economia e dello sviluppo che si fondi su una nuova percezione del territorio, premessa per un diverso e più forte senso di appartenenza e cittadinanza.

Sentimento che può crescere, maturare e consolidarsi al meglio attraverso una riscoperta della natura e della ricchezza dei propri territori e delle peculiarità di luoghi, culture, costumi, tradizioni, anche grazie al supporto di adeguati percorsi di educazione ambientale promossi dalle istituzioni locali in sinergia con scuole, associazioni,  tessuto sociale e operatori di sviluppo territoriale.

Il completamento della rivoluzione digitale in termini di migliore sostenibilità dei processi è strettamente connessa allo sviluppo di una nuova concezione del modo di fare business.
Nelle aree più innovative del mondo delle imprese è già diffusa da decenni una forte sensibilità ai nuovi processi di produzione sostenibili e adeguati alla tutela dell’ambiente e del territorio. Tuttavia c’è ancora molto da fare sul fronte delle competenze, anello debole dell’attuale stadio di avanzamento della rivoluzione 4.0.
Nuove competenze per lo sviluppo e un corretto impiego di quelle tecnologie abilitanti quali internet of things, cloud computing, big data analitics, robotica avanzata, per favorire l’innovazione e l’ampliamento della capacità produttiva, la diversificazione della produzione, e la realizzazione di nuovi prodotti, nuovi processi e nuove unità produttive in coerenza con le nuove logiche di sostenibilità ed efficienza energetica.

La formazione, fattore chiave anche su questo fronte dunque, ma richiede un nuovo impegno e strumenti adeguati.

E magari anche  nuove strutture: nuovi hub, spazi di coworking, o altri ambienti collaborativi, finalizzati alla cooperazione, progettazione e co-creazione e soprattutto acceleratori e incubatori di talenti che possono crescere in nuovi ambienti dinamici, vivaci e capaci di stimolare una sana competizione e abitudine al confronto e al lavoro di squadra.

Qualsiasi processo di innovazione deve partire dai territori, e questo vale ovviamente anche per la sostenibilità dall’implementazione di progetti di transizione energetica e digitalizzazione delle amministrazioni comunali, da nuovi modelli di mobilità sostenibile, rigenerazione urbana ed efficientamento energetico di immobili, politiche agricole e di gestione delle risorse naturali per una riscoperta del territorio e una valorizzazione del capitale umano: nuovi approcci per nuove sfide.

You must be logged in to post a comment Login