Tradizioni e Territorio nell’Europa 4.0
La ricchezza dell’Europa affonda le radici nelle tradizioni e peculiarità territoriali, la cui valorizzazione, nell’era 4.0 deve necessariamente passare attraverso un corretto utilizzo degli strumenti dell’innovazione digitale.
Questa la premessa dell’ottava presentazione del libro “Europa 4.0 Il futuro è già qui” della Collana Europalab dell’associazione Prospettiva Europea, edito da Livingston, a cura di Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto.
L’incontro “Tradizioni e Territorio nell’Europa 4.0“, svolto lo scorso sabato 26 ottobre a Napoli presso la Libreria del Centro Studi Pietro Golia, è stato incentrato sul tema della riscoperta e valorizzazione di ricchezze e tradizioni del territorio, con particolare riferimento all’area vesuviana e a quella di Falciano del Massico, grazie alle testimonianze diretta di produttori operanti in queste aree.
La discussione, introdotta e moderata da Marco Spera del Centro Studi Golia, è partita da una riflessione sulla fase di svolta che l’Unione Europea sta attualmente vivendo, verso nuovi assetti istituzionale e verso la programmazione del prossimo settennato 2021 – 2027. Un delicatissimo crocevia cui il dibattito politica e i media non stanno dedicando la dovuta attenzione e di consegenza l’opinione pubblica non è adeguatamente informata in merito alle imminenti scelte politiche e al loro impatto sull’economia europea.
Una fase cruciale che si colloca nell’ambito dei cambiamenti epocali delineati dalla rivoluzione digitale e oggetto delle analisi alla base del volume Europa 4.0, affrontate con i curatori del volume Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto: trasformazioni da comprendere nella loro portata e nell’impatto diretto sul nosto vissuto, sui nostri territori.
Così come va compresa e vissuta meglio la nostra appartenenza all’Ue, non guardare ad essa come qualcosa di distante ma osservandola come la nostra dimensione, l’unica possibile, per imparare a navigare in questo mare europeo 4.0.
E la navigazione inizia dal Territorio, punto centrale di questa ottava presentazione, arricchita dalle testimonianze di Massimo Di Donato, Presidente dell’Associazione Athena di Falciano del Massico, Ugo Zannini, archeologo esperto dell’ager Falerno e Ciro Ciccone, produttore di conserve realizzate a km 0 dell’area vesuviana.
Riflessioni e testimonianze che spingono verso la necessità di azioni concrete per coordinare le risorse dei territori, metterle in rete per “fare sistema” partendo dal tessuto locale, muovendovi in un’ottica europea e internazionale.
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