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La riqualificazione di Scampia perde di concretezza

scampia

Dopo l’abbattimento delle prime vele tutti i lavori progettati hanno subito un arresto ma soprattutto con la riformulazione del PNRR, il progetto per 147 nuovi alloggi rischia di restare solo su carta o avere tempi così infiniti da essere veramente mortali per molte persone che abitano nella struttura residenziale. Le condizioni delle vele , sia delle parti comuni che degli appartamenti ormai sono note a tutti e se ne è parlato tanto. Il degrado dovuto alla mancata manutenzione, mai avventa, l’inquinamento da amianto, la muffa diffusa dappertutto, hanno già danneggiato la salute di molte persone che vi abitano. Manca la condizione di salubrità e sicurezza anche negli appartamenti.

In due anni sono stati riscontrati circa 150 nuovi casi di cancro e malattie varie dovute a condizioni di vita non adatte all’essere umano. Si verificano, inoltre, infortuni continui dovuti alle condizioni delle scale dalle quali si stacca la pavimentazione che le ricopre mentre vengono utilizzate, i calcinacci che si staccano e cadono dall’alto e l’area verde introno al complesso abitativo, ormai una discarica a cielo aperto.

Dove vi è un problema di vivibilità e degrado non affrontato e gestito dalle autorità locali ve ne si affianca sempre un altro di dubbia legalità, essendo sicuri che nessuno si accorgerà di esso. E’ ciò che è successo alle Vele,  come dice uno dei rappresentanti dei Comitati popolari per la riqualificazione della zona: “ viviamo in un triangolo delle bermude”. Infatti il complesso residenziale da un lato è affiancato da un deposito o meglio parco auto dell’Asia che sembra non sia destinato solo al parcheggio degli autoveicoli aziendali, e dall’altro da un campo rom  con tutta la propria organizzazione che alimenta il degrado e rende ancora più insalubri e inquinati i luoghi occupati e quelli circostanti.

Il Lotto P di Scampia, le c.d. case dei puffi, sono oggetto di discussione politica e giornalistica da anni, sono oggetto di serie televisive e quindi scenario cinematografico, sono oggetto di propaganda politica ma chiusi i sipari, le persone che vi abitano vengono abbandonate alla loro triste condizione.

scampia2I comitati sono attivissimi e nel loro piccolo cercano di ovviare a delle situazioni di pericolo soprattutto per i bambini che abitano li e che giocano negli spazi esterni. Fino ad oggi sono state dissotterrate circa 13 miliardi di siringhe utilizzate dai tossico-dipendenti e le stesse sono state constatate dall’ASL.

Ma la somma urgenza non applicata, l’omissione della rimozione delle cause di inquinamento e la mancata applicazione della normativa sulla sicurezza, non comportano conseguenze penali per coloro che gestiscono e sono responsabili della cosa pubblica?

Lisa Muto

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