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Impresa 4.0: fattori chiave per competere nelle nuove dinamiche globali

locandina-seminario-impresa-4-0Sintesi di Angelo Cirillo, del seminario “Impresa 4.0: i fattori chiave per competere nelle nuove dinamiche globali”, terzo incontro del VII Ciclo di Seminari Europalab, a cura dell’Associazione Prospettiva Europea in collaborazione Open Gate Italia.

L’associazione Prospettiva Europea ha celebrato il suo settimo compleanno di attività mercoledì 30 maggio 2018, in occasione dell’incontro “Impresa 4.0. I fattori chiave della competizione globale. Fare impresa nell’era digitale”, inserito nel programma di “Seminari Europalab” organizzati da Prospettiva Europea.
Una tavola rotonda con contributi e testimonianze di professionisti e imprese sui fattori chiave dello scenario competitivo attuale: tra questi, il tema dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, del lavoro 4.0, della comunicazione digitale, delle competenze di progettazione per lo sviluppo di start up, delle nuove iniziative per la crescita delle realtà imprenditoriali esistenti a livello locale verso una dimensione europea e globale.

A fare gli “onori di casa” e ad introdurre i lavori, Andrea Morbelli di Open Gate Italia, società di consulenza che opera dal 2008, specializzata in Pubblic Affairs, Strategy & Regulation, Media Relations & Digital Pr, e Roberto Giuliani, presidente di Prospettiva Europea.

La scelta del tema conferma della sensibilità dell’Associazione, in materia di innovazione,e del costante impegno del gruppo in attività di supporto all’implementazione di progetti innovativi e di monitoraggio delle opportunità di finanziamento. Un impegno portato avanti attraverso laboratori e percorsi formativi e negli approfondimenti della Rivista Europalab, oltre che in attività informative e di assistenza attraverso la piattaforma web e gli strumenti social della rete di collaborazione.

Raniero Chelli, professionista pluridecennale in progettazione europea, dopo una breve carrellata sulle modalità per ottenere fondi per avviare una propria impresa (venture capital, fondo perduto e credito agevolato), ha fornito consigli su come impostare un piano imprenditoriale: è necessario avere un business plan solido comprendendo ed analizzando il mercato e la sua composizione, valutare possibili ostacoli come gli interessi già consolidati in un dato settore ed approfondire norme e leggi che lo regolano.
E’ indispensabile fare una cernita iniziale delle idee ed una ricerca di mercato sul nuovo prodotto o servizio che si vuole lanciare, se possa servire e se ci possano essere fette di mercato interessate anche creando nuove esigenze e bisogni da soddisfare ma soprattutto analizzare la possibilità di ritorno economico.

Quali saranno le prospettive del mondo del lavoro e della sua regolazione con l’avvento dell’industria 4.0, dei robot e della intelligenza artificiale?
Un tentativo di risposta a questa domanda è stata data dall’avvocato Ciro Cafiero, esperto di diritto del lavoro.
Superato ampiamente il modello fordista, il mondo del diritto del lavoro si trova dinanzi ad un bivio: regolamentare i nuovi lavori e le nuove tipologie di lavoro come lo smart working, ovvero l’esecuzione di attività da remoto senza potere datoriale e il crowdwork (es.Foodora) in cui una “folla di persone” è connessa ad una piattaforma digitale in rete in cui i committenti caricano delle commesse la cui evasione è indirizzata appunto, alla “folla di persone”. Caratteristica principale del crowdwork è la disintermediazione dei tempi e degli spazi: chi si aggiudica la commessa può trovarsi in una qualsiasi parte del mondo rispetto al committente e può svolgerla nei tempi e nelle modalità che ritiene più opportune.
Al momento, queste nuove tipologie di lavoro e la loro organizzazione in Italia non sono inquadrabili dal punto di vista normativo nell’ambito del lavoro subordinato “classico”.
La sfida del legislatore, nel futuro si spera immediato, sarà quella di garantire a questi lavoratori nuovi diritti e nuove tutele specifiche.

Vittorio Calaprice, della Rappresentante in Italia della Commissione Europea, nel suo intervento ha focalizzato l’attenzione sulla necessità per il nostro paese di sfruttare al meglio i fondi comunitari che spesso (in riferimento alla gestione indiretta e ai fondi strutturali) vengono non utilizzati e riassegnati ad altri paesi a causa di mancanza di volontà politica, facendo spesso perdere ottime occasioni di impiego di tali risorse per la valorizzazione e la realizzazione di progetti per il nostro paese.

Non sono mancate testimonianze provenienti dal mondo delle imprese e delle amministrazioni locali:
Mirko Fiasco, consigliere comunale di Frascati e presidente dell’Associazione Argomenti, ha portato l’esempio di innovazione di una azienda vitivinicola del proprio territorio; l’architetto Luigi Di Vicino di Studio Cubica ha illustrato i processi creativi sia nella fase di ideazione che nell’esecuzione concreta delle opere e degli impianti; Andrea Salvia di Gorilla Socks ha portato il proprio esempio di impresa come modello di innovazione nella produzione di calzini in fibra di bambù e nell’utilizzo del web per la diffusone del proprio brand a livello globale.

I cicli di seminari di Prospettiva Europea continueranno ad approfondire nei prossimi incontri lo scenario “Impresa 4.0” con nuove occasioni di confronto e spazi di condivisione di idee ed esperienze.

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