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Il Valore della progettazione per cogliere le opportunità della nuova programmazione europea

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L’acquisizione e il consolidamento delle competenze di progettazione comunitaria e di networking europeo, l’aggiornamento sulle novità del quadro istituzionale dell’Unione, unitamente alla dimestichezza nell’accedere alle principali fonti di informazione rappresentano un know-how fondamentale per professionisti e organizzazioni che intendono accedere ai programmi di finanziamento a livello europeo.

A tal fine l’Associazione Prospettiva Europea dal 2011 promuove e coordina attività formative e di approfondimento volte a fornire gli strumenti necessari per rispondere ai bandi comunitarie e la conoscenza delle complessità operative dell’europrogettazione, unitamente al valore del lavoro in team e del fare rete a livello locale, nazionale ed europeo.

Nella programmazione europea le opportunità nei variegati settori sono inserite ed integrate in macroaree di intervento, semplificando le modalità di accesso ai finanziamenti attraverso l’accorpamento dei singoli programmi in ampie piattaforme programmatiche finalizzate a realizzare sinergie tra i vari ambiti di intervento.

Un cenno particolare meritano le 3 aree di intervento dedicate a Formazione, Ricerca e Ambiente

FORMAZIONE

Nell’ambito della suddetta logica di semplificazione, gli strumenti comunitari per l’educazione, la formazione, la gioventù e lo sport (Programma di apprendimento permanente – Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig – Gioventù in azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati) sono stati integrati nel nuovo Programma Erasmus+. Il contributo del nuovo programma alla strategia di Europa 2020 consisterà nell’aiutare i cittadini ad acquisire maggiori e migliori qualifiche utilizzando le opportunità di studio e formazione all’estero. Allo scopo di ridurre la dispersione scolastica, altro obiettivo cardine della strategia di Europa 2020, Erasmus+ agevolerà il miglioramento di tutti i livelli di istruzione e formazione, nonché l’apprendimento non formale, che verrà sostenuto grazie agli scambi giovanili e del volontariato. La struttura razionalizzata e semplificata del nuovo programma consentirà di accrescerne l’efficienza, di rendere più semplice l’accesso ai finanziamenti, di ridurre le duplicazioni e la frammentazione degli interventi, sostenendo tre tipi di azioni: la mobilità ai fini di apprendimento individuale (KA1), la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche (KA2) e il sostegno alle riforme negli Stati membri (KA3).

RICERCA

Allo stesso modo, tutte le iniziative finalizzate allo sviluppo, alla ricerca e all’innovazione confluiranno nella piattaforma programmatica Horizon 2020, strumento per la realizzazione dell’Unione dell’Innovazione, una delle sette iniziative “faro” della nuova strategia per la crescita “Europa 2020”. L’iniziativa “Unione dell’Innovazione” mira a creare un ambiente “innovation – friendly” che favorisca la trasformazione di idee innovative in progetti capaci di generare crescita sia sul piano produttivo che a livello occupazionale. Con Horizon 2020 i vari programmi concernenti lo sviluppo delle realtà imprenditoriali e degli enti di ricerca dei Paesi dell’Unione verranno semplificati in un unico pacchetto normativo, volto a facilitare l’accesso alle singole proposte. In tal modo, iniziative già esistenti – come il Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP) e l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) – rientreranno nell’unico nuovo programma con l’obiettivo di conferire maggiore impulso all’occupazione, soprattutto tra le giovani generazioni. Il tema del lavoro e delle prospettive occupazionali ha visto durante l’anno in corso il coinvolgimento dei governi degli Stati membri, nella discussione prima e nell’approvazione poi,dello stanziamento di circa 6 miliardi di euro, al fine di incentivare le condizioni di sviluppo e di lavoro per la fascia giovanile.

AMBIENTE
Il programma Life 2014-2020, evoluzione degli omonimi strumenti delle due precedenti programmazioni, viene riproposto in quella 2014-2020 per dare concreta attuazione all’iniziativa faro “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”, in risposta alla seconda delle tre priorità della nuova strategia economica del’UE “Europa 2020” (per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva), consistente nel raggiungimento di un’economia più efficiente, più verde e più competitiva.
Tale obiettivo si concretizza nei “traguardi 20/20/20” in materia di clima ed energia consistenti nella riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, nell’innalzamento al 20% della quota delle fonti di energie rinnovabili rispetto al totale delle fonti utilizzate e nel miglioramento del 20% dell’efficienza energetica.
Sostenibilità – L’iniziativa “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse” mira a favorire la transizione verso modelli di processo produttivo a bassa emissione di carbonio e verso un’economia capace di utilizzare tutte le risorse in modo efficiente, migliorare la competitività e promuovere una maggiore sicurezza energetica.
Tali finalità vengono perseguite attraverso molteplici azioni volte a una gestione coerente e ottimizzata delle risorse da parte di pubblico e privato in ambito europeo e nazionale, all’aumento della competitività e alla contemporanea “decarbonizzazione”. Per fare questo occorrerà completare il mercato interno dell’energia, dare attuazione al piano strategico per le tecnologie energetiche, promuovere le fonti rinnovabili di energia nel mercato tramite il potenziamento delle reti europee e trans europee, ed infine modernizzare il settore dei trasporti mediante la realizzazione di infrastrutture di mobilità elettrica, una gestione intelligente del traffico, un’ulteriore riduzione di emissione di CO2, la definizione di standard comuni e sviluppo del necessario supporto infrastrutturale.
Per contribuire alla realizzazione dell’iniziativa faro, gli Stati membri dovranno:
– ridurre gradualmente le sovvenzioni con ripercussioni negative sull’ambiente;
– adeguare i metodi di produzione e consumo;
– sviluppare infrastrutture intelligenti potenziate e interconnesse per trasporti ed energia;
– procedere all’attuazione coordinata dei progetti infrastrutturali nell’ambito della rete principale dell’UE che contribuiscano all’efficacia del sistema di trasporto globale dell’UE;
– concentrarsi sulla dimensione urbana dei trasporti, responsabile principale di congestione ed emissioni;
– utilizzare i fondi strutturali per investire nell’efficienza energetica degli edifici pubblici e in un riciclaggio più efficiente;
– incentivare strumenti per il risparmio di energia tali da aumentare l’efficienza nei settori ad alta intensità di energia come quello delle Telecomunicazioni.

Tali obiettivi sono perseguiti attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Programma europeo per il Clima e l’Ambiente Life 2014-2020, destinato a proseguire il percorso avviato dallo strumento finanziario Life+ (2007-2013). Il programma continuerà a fungere da piattaforma per lo sviluppo e l’uso di soluzioni, metodi e approcci che offrono evidenti vantaggi ambientali e climatici al fine di contribuire all’attuazione della politica e all’applicazione della legislazione ambientale e climatica dell’Unione.

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