Fondi Europei 2014-2020: Le nuove opportunità per la Campania
Sintesi del seminario “Fondi Europei 2014-2020: le nuove opportunità per la Campania”, incontro di apertura del V Ciclo di Seminari “I Mercoledì di Europalab – Verso Europa 2020” a cura dell’Associazione Prospettiva Europea presso lo Spazio Guida, Napoli, Via Bisignano, 11, il 7/10/2015. Sono intervenuti l’assessore regionale ai fondi europei Serena Angioli e il prof. Andrea Pierucci, docente di Organizzazione Politica Europea presso l’Università “L’Orientale”.
Le opportunità dei fondi strutturali per lo sviluppo della Campania e il nuovo ruolo delle autorità regionali nella nuova programmazione, i temi al centro del primo seminario di questo quinto ciclo che vede il consolidamento della collaborazione tra Prospettiva Europea e Guida Editori, con l’iniziativa “I Mercoledì di Europalab”, tenuta prevalentemente presso la sede della casa editrice, momento formativo e informativo sulle evoluzioni dello scenario politico ed economico europeo ed internazionale e sulle opportunità europee per lo sviluppo del territorio, e soprattutto come luogo di discussione e confronto da cui far scaturire proposte di policy, analisi, ricerche, progetti.
Il seminario, svolto nel momento, cruciale per la Campania, del passaggio dalla coda della precedente programmazione al lancio dei nuovi bandi, inizia con il saluto introduttivo di Diego Guida e la presentazione del nuovo ciclo a cura di Roberto Giuliani, Presidente di Prospettiva Europea, cui segue l’intervento del prof. Pierucci, incentrato sui concetti di Solidarietà e Coesione e sugli elementi di Coerenza e Risultati.
Il docente si sofferma in particolare su quest’ultimo elemento, fattore chiave della nuova programmazione, basato sulla coerenza di tutti i programmi agli obiettivi della Strategia Europa 2020. Mentre nella fase precedente l’elemento centrale era il rendiconto, oggi l’Ue pone l’accento sui Risultati sia tramite incentivi sia mediante minacce di sanzioni, generando una maggiore responsabilità delle istituzioni preposte alla gestione delle risorse: una volta individuata tale responsabilità vengono definite in modo relativamente rigido questioni specifiche in riferimento a determinati settori per poi successivamente stanziare la parte marginale dei fondi per altre attività o per rafforzare le iniziative che hanno generato risultati positivi. Oggi il ruolo della regione non è più solo quello di verificare cosa si può fare bensì quello di gestire la spesa per realizzare progetti adeguati ad ottenere un finanziamento, nell’ambito di un nuovo sistema di regole definite ma non ancora realizzate, in attesa che l’attuazione della nuova programmazione veda concretizzarsi la Coerenza tra la Strategia Europa 2020 e le strategie degli stati membri.
Dalla riflessione di Pierucci prende spunto l’Assessore Angioli, il cui intervento parte dall’aspetto valoriale del processo d’integrazione europeo alla base del Sistema Europa che non può ridursi alla mera assegnazione dei fondi, pur importanti per le opportunità che generano. Un sistema che se non funziona, ciò è dovuto al malfunzionamento del paese: come non funziona la spesa ordinaria così quella europea, è un problema di classe dirigente a tutti i livelli, nazionale, regionale, comunale. L’Europa enfatizza, come abbiamo visto nell’intervento precedente, l’aspetto normativo: oggi più di ieri il target per cui vengono stanziate le risorse deve essere evidenziato come va sottolineato il risultato da raggiungere in riferimento alla logica di ogni programma e agli obiettivi stabiliti a monte dall’UE nei vari settori. Si sta lavorando più sulla qualità che sulla spesa, quello dei fondi europei è un sistema controllato maggiormente, che permette di portare dentro ciò che è innovativo e semplificare le procedure: ciò è più facile nel sistema anglosassone, per natura più leggero del nostro, caratterizzato da ostacoli che rendono l’economia meno libera, che possono essere rimossi solo lavorando sulla cultura, sulla formazione sui flussi di informazione.
Siamo in una fase di cambiamento di rotta in cui le scelte della programmazione precedente stanno influenzando quella attuale e la nuova amministrazione regionale deve adeguarsi alla disponibilità delle risorse.
Come ci si sta muovendo? Innanzitutto adeguando la conoscenza della situazione per capire cosa si può fare per ridurre il rischio del disimpegno delle risorse,chiudere la precedente programmazione e partire con la nuova, concentrando lo sforzo nell’individuazione delle filiere nell’ambito di un processo pluriennale per lo sviluppo della Campania e orientando il flusso di finanziamento sia per i servizi base (quale l’illuminazione pubblica) sia per creare nuove condizioni di crescita.
L’assessore conclude il suo intervento sottolineando come la strategia regionale debba viaggiare su due gambe: quella degli obiettivi in linea con Europa 2020 e quella gestionale, in un sistema in cui non conta solo quali risorse si utilizzano ma anche come vengono utilizzate, attraverso un programma di efficientamento delle strutture preposte a gestire tale processo.
Il dibattito conclusivo si è incentrato sull’importanza della filiera e del fare rete, sull’aspetto informativo e sulla questione della continuità nelle grandi opere rispetto alla precedente programmazione, una continuità necessaria, ribadita dall’Assessore Angioli che ha ricordato la dichiarazione con cui il Presidente De Luca ha confermato l’impegno della nuova amministrazione a farsi carico degli impegni presi dalla giunta precedente.
Il Video del seminario
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