Europa 4.0 – le nuove dinamiche competitive dal locale al globale
Le nuove sfide competitive nel passaggio dalla globalizzazione alla glocalizzazione: nuove opportunità si delineano per le piccole realtà prima confinate in un dimensione locale e oggi attori protagonisti dell’Europa 4.0.
Opportunità per la crescita del Sistema Italia attraverso il potenziamento di un tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese e attraverso la cooperazione tra sistemi regionali e interregionali, in particolare nell’area Euromediterranea.
Se ne è discusso nella tavola rotonda “Europa 4.0 – le nuove dinamiche competitive dal locale al globale“, organizzata da Prospettiva Europea, mercoledì 5 febbraio presso Open Gate Italia, via Cesare Beccaria, 23, tredicesima tappa di presentazione del libro “Europa 4.0 Il futuro è già qui” della Collana Europalab dell’associazione Prospettiva Europea, edito da Livingston, a cura di Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto. Un volume di 20 saggi su innovazione e trasformazioni sociali legate alla rivoluzione digitale.
L’incontro è stato introdotto e moderato da Andrea Morbelli, partner Open Gate Italia, sono intervenuti i curatori del volume Roberto Giuliani, presidente di Prospettiva Europea e Paolo Carotenuto, direttore di Rivista Europalab, Clint Borg, Counsellor Ambasciata di Malta, Raniero Chelli, Responsabile progetti europei Unimed, Alberto Di Gaetano, Studio Di Gaetano – Architettura e consulenza Ue, Edoardo Fioriti, giuslavorista autore del saggio “le potenzialità del crowdwork”
Ha concluso i lavori Franco Chiarenza, docente di Storia della Comunicazione, autore del saggio conclusivo del volume.
Dalla Sharing economy alle nuove esigenze di regolamentazione, dal gap del processo “Impresa 4.0” nella definizione delle nuove competenze alle nuove dinamiche di sviluppo “glocale”, la discussione ha spaziato sui numerosi ambiti che caraterizzano i nuovi scenari dell’economia digitale, seguendo il filo conduttore proposto dal volume Europa 4.0, volto a leggere tali sfaccettature nelle loro diversità ma al tempo stesso evidenziandone le connessioni.
Un “filo rosso” che passa soprattutto per l’ambito della Formazione, aspetto trasversale che vede coinvolti tutti i principali attori di questo teatro: università, scuole, imprese, professioni, istituzioni europee, nazionali locali. Una sfida soprattutto per le piccole imprese che con l’acquisizione delle adeguate competenze possono oggi competere su mercati illimitati, cosa impensabile nelle fasi precedenti; una sfida per quei territori rimasti indietro nei primi processi di industrializzazione, come il nostro Mezzogiorno che oggi investendo nelle proprie risorse umane può compiere quel “salto del gradino” proiettandosi direttamente nella nuova dimensione e spingendo tutto il Sistema Italia verso un ruolo da protagonista nell’Europa 4.0.
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