Dove va l’Europa? Il Caffè Europeo “Perché l’Europa?” al Gambrinus
Il Caffè Europeo “Perché l’Europa?” non poteva non far tappa nella prestigiosa cornice del Gran Caffè Gambrinus, famoso per avere da sempre ospitato dibattiti sull’attualità politica e sul “futuro”. E di Futuro dell’Europa si è discusso nell’incontro conclusivo del VI Ciclo di Seminari di Rivista Europalab, a cura di Prospettiva Europea, con un dibattito sugli scenari politici europei all’indomani delle elezioni in Gran Bretagna e Francia, con la partecipazione dei prof. Franco Chiarenza e Andrea Pierucci.
Dove va l’Europa? Oggi diversamente dal passato, sostiene il prof. Pierucci, dobbiamo rispondere a questa domanda non guardando semplicemente alle strategie e dinamiche interne, bensì tenendo conto di dove va l’Europa rispetto ai meccanismi internazionali. Guardando il problema da questa angolazione appare evidente come l’Europa non possa muoversi in ordine sparso nel confrontarsi con le nuove potenze dello scenario mondiale: se i paesi europei si muovessero singolarmente sarebbero condannati all’irrilevanza, l’unica possibilità per l’Europa di avere un peso in questo nuovo contesto è muoversi in modo unitario.
L’Unione Europea è giunta ad un punto, secondo il prof Chiarenza, in cui non è possìbile tornare indietro ma solo andare avanti, superando quei punti di resistenza rappresentati dal metodo degli accordi tra stati, passando ad un’Europa che parti dal basso, cosa non semplice in un periodo in cui parlare di Europa non è elettoralmente conveniente.
Quindi dove va l’Europa? L’Europa deve muoversi verso un nuovo progetto, che riprenda lo spirito originario superando l’attuale modello dell’UE dei governi, un nuovo processo costituente, fondato su di una nuova larga base sociale di unità dei popoli europei, unica possibilità affinchè l’Europa possa giocare un ruolo nel nuovo contesto internazionale.
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