Connecting Italy: mettere in rete i territori del Sistema Italia nell’Europa 4.0
Il ciclo di presentazione del volume “Connecting Italy” edito da Giannini e curato da Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto, prefazione di Luigi Nicolais, postazione di Francesco Saverio Coppola e dell’omonimo progetto lanciato dalle tre organizzazioni promotrici del libro, l’Associazione Prospettiva Europea, l’Associazione internazionale Guido Dorso e l’Associazione The Smart Institute, è stato inaugurato Sabato 30 dicembre a Falciano del Massico, nell’ambito del Premio Corvino, organizzato e promosso dall’associazione Athena Dea, presso la sala consiliare del Comune di Falciano del Massico (CE).
Ha moderato l’incontro il giornalista Stefano Pignataro che nell’introdurre la discussione è partito da una breve riflessione sul primo volume del percorso, Europa 4.0, che già nel 2019 ha analizzato quei profondi cambiamenti della rivoluzione digitale sull’economia e sulla società europea, che solo con l’emergenza pandemica hanno trovato l’attenzione del grande pubblico.
Pignataro avvia la discussione con una serie di domande al curatore del volume, Roberto Giuliani, Presidente Prospettiva Europea: una panoramica delle finalità del progetto Connecting Italy, quali sono le criticità d affrontare, cosa si intende per Europa 4.0, come andare oltre i confini tradizionali delle dinamiche che hanno caratterizzato fino ad oggi l’economia e la società.
Giuliani inizia l’intervento partendo da natura e finalità di Connecting Italy: sicuramente un libro, figlio di Europa 4.0 ma soprattutto un progetto, finalizzatoa mettere in rete saperi visioni e competenze per connettere i territori del Sistema Italia, promuovendo un approccio concreto del fare rete, premessa per porre in essere partenariati solidi e sostenibili per raccogliere le sfide dello scenario europeo.
Con l’espressione 4.0 identifichiamo una nuova dimensione economica, determinata in parte dalla rivoluzione digitale, in parte da profonde trasformazioni del sistema produttivo iniziate decenni fa con l’avvento dell’automazione, che delinea un nuovo modello di società, che chiamiamo Europa 4.0, in quanto la nostra dimensione sociale, pur partendo da un senso di appartenenza locale e nazionale non può che essere di respito europeo.
Tali cambiamenti epocali ci impongono una nuova Vision, per andare oltre i confini tradizionali e guardare al “futuro che è già qui”, ovvero guardando in prospettiva ai contesti in cui vivranno le future generazioni.
In tale ottica un focus centrale del progetto è la formazione di una nuova generazione di imprenditori e professionisti. Preziosa in tale prospettiva la testimonianza di Fabio Del Prete, Presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Campania, che ha sottolineato il valore delle competenze umane e la necessità di
colmare il disallineamento tra i profili prodotti dal sistema formativo e quelli richiesti dal mondo delle imprese, programmando le strategie formative in un’ottica prospettica, considerando che il lavoro evolve a ritmi talmente veloci che i giovani che oggi sono in età scolare quando saranno grandi svolgeranno attività che
non esistono ancora.
Fondamentale pertanto una maggiore sinergia Università/Territorio, tema affrontato nell’intervento successivo di Umberto Cinque, Vicepresidente Confcommercio Caserta, che ha illustrato diversi esempi di best practice in Campania, tra cui particolare valenza, in riferimento ai temi oggetti di discussione, ha avuto quello
del Polo di Archeologia promosso dall’Università L’Orientale a Sessa Aurunca.
Nelle conclusioni Francesco Saverio Coppola, Segretario Associazione internazionale Guido Dorso e autore della postfazione del volume, ha evidenziato come criticità l’eccessiva enfasi sull’eccellenza a discapito della bontà: per un reale sviluppo dei territori più che di eccellenze abbiamo bisogno di buoni imprenditori capaci di far crescere le filiere e con esse tutta la comunità.
Questo è un focus fondamentale di Connecting Italy e non a caso per la prefazione è stato scelto Luigi Nicolais, che nel suo impegno scientifico si è sempre occupato di polimeri, ovvero strutture che mettono insieme differenti identità in un’unica rete, esattamente la finalità del Progetto che non si limita a studi e discussioni sul concetto di coesione, bensì su un concreto impegno a realizzarla davvero.
Il video integrale dell’evento*
https://www.youtube.com/watch?v=oNGJ3Pksdx4
*il dibattito sul volume Connecting Italy si è svolto a metà della kermesse, dal minuto “1:01:10”.
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