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Campagna vitivinicola 2015: scadenza prorogata al 25 marzo

uva_campaniaCampania: un milione e mezzo di euro per rafforzare la competitività del settore del vino e finanziare gli investimenti per punti vendita e e-commerce
La Regione Campania ha prorogato il termine ultimo di presentazione delle domande di aiuto per la Misura Investimenti nell’ambito del Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo. La scadenza, inizialmente prevista per il 6 marzo, è stata spostata al 25 marzo 2015.

LO STANZIAMENTO
I fondi stanziati sono pari a 1.409.979€ e sono destinati a finanziare gli investimenti da realizzare nel biennio 2015-2016 dalle imprese vitivinicole nella misura massima del 50%. In particolare i fondi sono indirizzati a finanziare investimenti materiali o immateriali, impianti di trasformazione e commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa vitivinicola, con l’obiettivo di adeguare la struttura dell’azienda alla domanda di mercato e di conseguire una maggiore competitività nel settore del vino, fermo restando la necessaria demarcazione con le azioni e le tipologie di investimenti previsti nel programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 (PSR).
I progetti finanziabili riguardano solo la promozione e la valorizzazione dei vini a Denominazione
di Origine e/o ad Indicazione Geografica Protetta.

DESTINATARI
L’accesso alla misura è riservato ai soggetti che producono almeno 20.000 bottiglie di vino o lavorano volumi di vino corrispondenti a tali quantitativi, con sedi operativa e legale nella regione Campania e che intendano realizzare l’investimento stesso nell’ambito del territorio della Campania. Il quantitativo delle bottiglie confezionate o dei corrispondenti quantitativi di volume di vino è calcolato sulla base della superficie vitata in produzione alla data di presentazione della domanda o dalla media delle dichiarazione di vendemmia e/o giacenza delle ultime tre annualità (che per la campagna di presentazione della domanda 2014/2015 sono 2013, 2014 e 2015)
I soggetti che non producono uva o che non sono obbligati alla dichiarazione di vendemmia, potranno dimostrare i volumi di vino lavorati o imbottigliati attraverso la presentazione di documentazione fiscale degli ultimi tre esercizi finanziari antecedenti quelli di presentazione della domanda (che per la campagna di presentazione della domanda 2014/2015 sono 2012, 2013 e 2014)
Nel caso di soggetti associati, la produzione di bottiglie di vino o volumi corrispondenti è di almeno 30.000 unità.

PSR_Campania_2007_2013Il sostegno è limitato a microimprese, piccole e medie imprese, e imprese che occupano meno di 750 persone o con fatturato inferiore ai 200 milioni di euro (per queste ultime il finanziamento è dimezzato) che svolgono almeno una tra le seguenti attività:
– la produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da essi stessi ottenute, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
– la produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da essi stessi ottenuti, acquistati o conferiti dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
– l’affinamento e/o il confezionamento del vino conferito dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione;
– in via prevalente, l’elaborazione, l’affinamento ed il successivo confezionamento del vino acquistato, ai fini della sua commercializzazione.
Non rientrano nella categoria dei beneficiari del premio per la misura Investimenti i soggetti che acquistano e rivendono il vino, cioè che realizzano esclusivamente attività di commercializzazione del vino (enoteche, cantine, punti vendita ecc.).

SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammesse a finanziamento riguardano cinque ambiti specifici:
Punti vendita, per i quali è finanziato l’acquisto di attrezzature ed elementi di arredo per l’allestimento di punti vendita extraaziendali
Punti di degustazione vini, acquisto di attrezzature ed elementi di arredo per la degustazione dei prodotti vitivinicoli che devono essere adibiti esclusivamente alla degustazione, cestelli e decanter. I “Punti” possono essere realizzati anche nei canali HORECA e della Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
Attività di e-commerce con il finanziamento teso a coprire le spese di registrazione del dominio o di piattaforma WEB; spese di consulenza per l’organizzazione e la strutturazione del sito internet e dell’e-commerce per un massimo del 10% dell’azione; spese per software di vendita e gestione del magazzino di soli prodotti viticoli; registrazione del copyright e dei protocolli di sicurezza; hardware specificatamente connesso alla realizzazione delle attività di vendita dei prodotti. Non sono ammissibili smartphone, tablet, ecc.;
Spese per la manutenzione dei locali (ad es. tinteggiatura superfici, intonaci parziali e rivestimenti parziali; impianti elettrici ed impianti per la connessione alla rete; impianti idraulico per l’adeguamento del locale all’investimento;
– Spese tecniche ovvero le spese di progettazione e realizzazione del progetto, ammissibili nel limite massimo del 5%, comprendenti: relazione tecnica, computo metrico dettagliato delle voci a realizzarsi, grafici, planimetrie, lay-out, ecc. Tali spese devono essere realmente sostenute e fatturate. Nel caso il progetto riguardi investimenti che si realizzano con il solo acquisto di elementi di arredo e attrezzature, quindi solo con la presentazione di preventivi da parte delle ditte fornitrici, le spese tecniche sono ammissibili nella percentuale massima del 4% della spesa complessiva delle azioni previste.

Non sono ammissibili a finanziamento iniziative che prevedono strutture itineranti (motocarri da esposizione, caravan, ecc.) per l’esposizione, la degustazione e la vendita dei prodotti vitivinicoli. Gli investimenti, in ogni caso, devono assicurare il rispetto delle normative comunitarie e azionali applicabili all’investimento stesso.

I locali adibiti all’esposizione, vendita e degustazione dei prodotti vitivinicoli devono possedere le autorizzazioni urbanistiche, edilizie e sanitarie (anche in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavori) previste dalle norme di legge vigenti.

FINANZIAMENTO E MODALITÀ DI EROGAZIONE 
I progetti possono essere ammessi a finanziamento per un importo progettuale minimo di Euro 20.000,00 (di cui l’importo del contributo comunitario è pari ad Euro 10.000,00), mentre l’importo progettuale massimo è pari ad Euro 300.000,00 (di cui l’importo del contributo finanziabile è fissato in Euro 150.000,00 e comunque in misura non superiore al 50% dell’importo progettuale).

L’aiuto è versato solo dopo l’effettiva realizzazione dell’investimento globale ammesso e del controllo in loco di tutte le operazioni contenute nella domanda di aiuto. Tuttavia, se non è stato possibile eseguire le operazioni rimanenti a causa di forza maggiore o di circostanze eccezionali, l’aiuto può essere versato anche dopo la realizzazione di singole operazioni.
Le spese eleggibili sono quelle sostenute a decorrere dalla data di presentazione delle domande ammissibili a finanziamento fino al termine previsto per la conclusione delle operazioni di investimento che è fissato al 30 agosto 2015 per le domande annuali, per quelle biennali al 31
agosto 2016.

Decreto Regione

Bando

Decreto proroga 25 marzo 2015

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