Bilancio dell’UE 2021 – 2027: pacchetto di 1800 miliardi per un’Europa verde, digitale e resiliente
Posted on 14 novembre 2020 By Roberto Giuliani Numero 17 - Cultura, Turismo e Territorio nell'Europa 4.0
Raggiunto l’accordo tra Consiglio Europeo ed Europarlamento sul bilancio della prossima programmazione 2021 – 2027 e sullo strumento finanziario per la ripresa “NextGenerationEU“. Un passo decisivo compiuto in sede di Consiglio il 10 novembre che consentirà di concludere l’iter di approvazione entro la fine dell’anno.
Il pacchetto, con una dotazione complessiva di 1 800 miliardi di €, la maggiore mai destinata per un bilancio dell’UE, favorirà il rilancio dell’economia europea post-COVID e la transizione verso nuovi modelli di sviluppo nel segno della sostenibilità e della rivoluzione digitale.
L’accordo consentirà di consolidare e rafforzare i programmi europei volti a sostenere, in particolare, la modernizzazione in materia di ricerca e innovazione (Horizon Europe) la sfida dei cambiamenti climatici (Fondo per una transizione giusta) le trasformazioni dell’era digitale (Digital Europe) la ripresa e la resilienza (RescEU), il nuovo programma per la salute EU4Health, la politica di coesione , la politica agricola comune, la tutela della biodiversità e la parità di genere.
Il bilancio prevede un rafforzamento dei meccanismi di flessibilità in modo da poter adeguare prontamente la programmazione ad eventuali evoluzioni del contesto.
La proposta iniziale per il prossimo settennato fu presentata il 2 maggio 2018 ed è stata seguita da proposte legislative per i 37 programmi settoriali. Tra il 2018 e l’inizio del 2020 la Commissione ha condotto il negoziato di concerto con il Parlamento e le presidenze di turno del Consiglio.
Il 27 maggio 2020, in risposta alla crisi generata dalla pandemia, la Commissione ha proposto lo strumento temporaneo per la ripresa NextGenerationEU, con una dotazione di 750 miliardi di €, oltre a un rafforzamento mirato del bilancio complessivo per il periodo 2021-2027.
Come concordato dai leader europei lo scorso 21 luglio, l’UE per finanziare la ripresa assumerà prestiti sui mercati finanziari, ridistribuendo gli importi tra gli stati membri e introducendo nuove risorse proprie per contribuire al rimborso dei prestiti. La Commissione si è impegnata a presentare proposte su un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere e su un prelievo sul digitale entro giugno 2021, riesaminare il sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE nella primavera 2021 e indivuduare ulteriori risorse proprie che potrebbero comprendere un’imposta sulle transazioni finanziarie e un contributo finanziario collegato al settore societario.
Il regolamento QFP e l’accordo interistituzionale dovranno essere formalmente adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio, in linea con i rispettivi ruoli e procedure. Parallelamente proseguiranno i lavori per la legislazione settoriale e la decisione sulle risorse proprie e i negoziati sul bilancio annuale per il 2021.
La Commissione, come ribadito dalla presidente Ursula Von der Leyen nella dichiarazione del 10 novembre, coordinerà costantemente il processo in queste ultime cruciali fasi.
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