Approvata la proposta per Europa Creativa 2021-2027
Nell’ambito del negoziato sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, per la definizione della programmazione europea per il prossimo settennato, è stato approvato dal Parlamento Europeo il nuovo programma Europa Creativa (2021-2027), con una dotazione finanziaria raddoppiata rispetto a quello del programma precedente (da 1,4 miliardi di euro del periodo 2014-2020 a 2,8 miliardi di euro).
Il contesto profondamente mutato ha spinto ad alcune modifiche dei focus: agli obiettivi fondanti di salvaguardia e promozione del patrimonio culturale europeo e della competitività del settore, si aggiunge la valorizzazione di artisti e professionisti culturali come ambasciatori dei valori comunitari e attivatori di processi di innovazione. Inoltre maggiore attenzione viene posta al rafforzamento delle sinergie con gli altri ambiti d’intervento, in particolare con i programmi di cooperazione.
Le tre principali aree di intervento rimarranno invariate:
– il sottoprogramma Cultura, a cui è destinato il 33% del budget totale, continuerà a supportare la circolazione di opere ed artisti, la partecipazione alla vita culturale, l’inclusione sociale, la diffusione dei valori europei attraverso l’educazione artistica, l’internazionalizzazione del settore e la diplomazia culturale. Tra le novità introdotte c’è la nuova misura dedicata alla musica (“Music Moves Europe”), uno dei 4 ambiti specifici insieme al patrimonio culturale, l’editoria, l’architettura e il design;
– Il comparto Media, con il 58% del budget totale, si conferma coem strumento di supporto alla produzione e alla distribuzione transfrontaliera di opere audiovisive, allo sviluppo di nuovi modelli di business e di tecnologie innovative;
– l’ambito Transettoriale, con il 9% del budget, sarà sempre più orientato a rinforzare la rete dei Desk nazionali di Europa Creativa e i progetti interdisciplinari di arte, tecnologia, business, inclusione sociale e alfabetizzazione mediatica a supporto del giornalismo di qualità.
L’incremento delle risorse, soprattutto per il sottoprogramma MEDIA, conferma la spinta al rafforzamento dell’industria europea dell’audiovisivo,
un comparto di duplice valenza sia sul pinao culturale e creativo che su quello strettamente industriale: da qui la maggiore attenzione alle competenze in ambito digitale (che caratterizza anche gli altri rami della nuova programmazione), alla promozione di nuovi modelli di produzione e al rafforzamento dell’audience development.
Per quanto riguarda l’editoria, confermato il sostegno alle traduzioni e alla promozione della circolazione dei libri, oltre al supporto alle biblioteche pubbliche che promuovano gli autori europei, anche in collaborazione con gli istituti europei di cultura.
Ulteriori novità sono rappresentate da una sezione dedicata alla lotta alle ‘fake news’, dal sostegno ad operazioni di monitoraggio della libertà dei media europei e ai network di radio universitarie che raccontano l’Europa ai giovani.
Dal 2014 ad oggi, sono stati finanziati oltre 2500 progetti attraverso Europa Creativa per una dotazione totale che ha superato i 492 milioni di euro. La Francia ne ha ottenuti il 20%, circa 97,2 milioni di euro, posizionandosi al primo posto in Europa per numero di progetti vinti e per finanziamenti ricevuti. Al secondo posto la Germania con 261 progetti coordinati per un ammontare complessivo di circa 56,2 milioni di euro; segue il Regno Unito con 189 progetti e quasi 50 milioni raccolti. L’Italia è quarta con 180 progetti coordinati per un budget complessivo di 41,2 milioni di euro.
Per ulteriori informazioni consultare il portale ufficiale Creative Europe
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