Leggere l’Europa 4.0
Nuove chiavi di lettura per analizzare gli scenari dell’era digitale, ritrovare la curiosità di scoprire cose nuove, attraverso lettura, studio, approfondimento, condivisione e confronto.
Questi i focus della settima tappa di presentazione del libro “Europa 4.0 Il futuro è già qui” della Collana Europalab dell’associazione Prospettiva Europea, edito da Livingston, a cura di Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto, un volume di 20 saggi su innovazione e trasformazioni sociali legate ala rivoluzione digitale.
L’incontro “Leggere l’Europa 4.0“, svolto lo scorso 1 ottobre a Napoli presso la Libreria Vitanova e inserito nell’ambito del ciclo “I martedì letterari” a cura di Piero Antonio Toma, è stato introdotto da quest’ultimo partendo dalle finalità e da alcuni aspetti chiave di questa pubblicazione: stimolare una nuova cultura del lavoro, sfatando i “miti” dell’economia industriale a partire da quello del posto fisso, “formare” l’opinione pubblica accompagnandola verso una nuova visione dello scenario dell’era digitale, promuovere un approccio positivo all’innovazione e al fare impresa, restituendo a questa attività il suo valore sociale superando pregiudizi e anacronistiche contrapposizioni con i lavoratori, non più meri esecutori bensì attori protagonisti dei nuovi processi.
Dopo l’introduzione di Toma, è intervenuto Angelo Calabrese, giornalista e critico d’arte, che nella sua analisi è partito dalla necessità di guardare al futuro non come qualcosa di ben definito che verrà ad un tempo stabilito, bensì come qualcosa che dobbiamo autoderminare, aprendoci all’ignoto con la sicurezza di ciò che stiamo producendo.
La difficoltà nell’affrontare l’ignoto si palesa in quella fase in cui le nostre idee non sono più produttive: la crisi, che può divenire opportunità. Un concetto quello del nuovo/buono che caratterizza questo libro, che diventa persuasivo se il nuovo e il buono riescono a trovare una configurazione in cui si vanno ad armonizzare, in un testo organico e funzionale in quanto tutti quelli che hanno contribuito a realizzarlo hanno aderito ad un progetto, un gettare avanti, ciascuno in base alla sua capacità.
Questo libro nel momento in cui è stato progetto ha detto una cosa: se noi vogliamo il nuovo e il buono dobbiamo tararci in un nuovo modo di essere al mondo, andando verso l’ignoto seguendo le orme di Ulisse oltre i divieti delle colonne d’Ercole. Un andare oltre che deve accomunare persone, imprese e tutti i soggetti coinvolti nei processi di innovazione, tutte le scienze devono camminare insieme dandosi la mano.
Dopo l’intervento del prof. Calabrese, il moderatore Toma ha sintetizzato con i curatori del volume Roberto Giuliani e Paolo Carotenuto gli elementi chiave del libro Europa 4.0 e le riflessioni alla base di questo progetto, raccogliendo i numerosi spunti dalla platea: la dimensione umana da rimettere al centro con la valorizzazione delle competenze tipicamente umane, la trasversalità e interdisciplinarietà dei cambiamenti del nostro tempo, la centralità dell’Europa nella sfida dell’innovazione, il superamento dei pregiudizi per affrontare questo futuro che è già qui con spirito positivo e con i giusti strumenti.
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