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Politiche culturali in Europa – opportunità e sfide per il settore creativo

Locandina Seminario Cultura 25 11Presentazione di Paolo Carotenuto del Laboratorio Cultura di Prospettiva Europea e della tavola rotonda delle opportunità per il settore culturale tenuta il 25 novembre 2015 presso lo Spazio Guida.

Fare cultura significa disegnare il futuro, rappresentare nuovi scenari, sperimentare soluzioni innovative e ripensare le relazioni. Per Matthew Arnold (1869) la cultura è quanto di meglio è stato pensato e conosciuto dall’uomo, una sfera di valore superiore e universale. La cultura è lo studio della perfezione, che può rendere la civiltà più umana restituendole luce e bellezza. È il potenziale educativo che mette le persone in grado di connettere la conoscenza al comportamento e alla bellezza.

Col tempo il suo significato è mutato, fino ai giorni nostri nei quali la relativizzazione del concetto ha prodotto non poche storture. Le politiche nazionali e locali spesso usano il sostegno alla cultura per coltivare clientele e sostenere mercati di dubbio valore. La boutade del premier Renzi di voler combattere il terrorismo internazionale con un bonus cultura da 500€ da riconoscere ai giovani che compiranno 18 anni il prossimo anno, ne è solo l’ultimo esempio. Non è ben chiara la ratio di una proposta che una tantum sceglie una classe, quella del 2016, a discapito di altre, offrendo una disponibilità che sarà usata molto probabilmente per la visione di film di dubbia levatura o per l’acquisto di dischi e libri che verranno scelti tra i banchi carichi di Fabio Volo o Littizzetto, ma al momento questa sembra essere la portata della politica culturale nostrana. Che a livello locale si esplicita in interventi ancor più discutibili e preoccupanti.

IMPRESE CREATIVE E INNOVAZIONE CULTURALE – Resta la questione più importante: i costi della cultura. La produzione libera, al di fuori degli schemi delineati, trova ostacoli di varia natura. Oggi è impensabile una produzione culturale che non si ponga il problema della sostenibilità economica. In sostanza la creatività deve rientrare in una visione imprenditoriale in grado di garantirne autonomia e continuità nel tempo.
Non a caso l’Unione Europea pone la creatività al centro della formazione del benessere sociale e individuale, contribuendo alla prosperità economica. In particolare la creatività e la cultura sono state individuate dalla nuova Strategia UE per la Gioventù come settore chiave d’azione per il benessere dei giovani.

In questo contesto, gli Stati membri UE e la Commissione puntano ad affermare la sperimentazione in campo culturale attraverso lo sviluppo di competenze creative e l’emersione del talento.
Uno degli obiettivi strategici a lungo termine del Quadro strategico per la cooperazione europea nell’istruzione e la formazione è rafforzare la creatività e l’innovazione, compresa l’imprenditorialità, a tutti i livelli di istruzione e formazione. In questo contesto una prima sfida è promuovere l’acquisizione da parte di tutti i cittadini di competenze chiave trasversali, quali la competenza digitale, l’imparare ad apprendere, la capacità imprenditoriale e di iniziativa, la consapevolezza culturale. Una seconda sfida è garantire un triangolo di
conoscenza pienamente funzionante tra istruzione-ricerca-innovazione. Questo implica rendere immediatamente disponibili le nuove tecnologie per rafforzare la creatività, promuovere una formazione specifica nel settore culturale, competenze sui nuovi media e l’interculturalità degli animatori giovanili, o ancora, incoraggiare partenariati tra i settori culturali e creativi e tra le organizzazioni giovanili e gli operatori giovanili.

Sostenere l’energia creativa dei giovani e la loro capacità di innovazione significa aiutarli a sviluppare le proprie potenzialità e a trovare un’occupazione. Anche il coinvolgimento in attività culturali contribuisce allo sviluppo personale dei giovani e ad accrescere il loro senso di appartenenza alla comunità. Accedere alla cultura può rafforzare la loro consapevolezza di condividere un patrimonio culturale comune e promuovere una cittadinanza attiva aperta al mondo.

LABORATORIO CULTURA PROSPETTIVA EUROPEA – Con l’incontro “Le opportunità europee per il settore culturale” aperto agli operatori del settore culturale e creativo (dell’immateriale), presso lo Spazio Guida di Napoli, si dà il via al Laboratorio Cultura di Prospettiva Europea nella Rivista Europalab, nell’ambito del quale si affronteranno i temi della produzione, promozione e salvaguardia del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle opportunità offerte dai fondi europei per la cultura, progetti culturali e creativi, e approfondimenti sulle diverse fonti di finanziamento per il periodo 2014-2020, compresi i fondi strutturali e le risorse europee previste dai programmi Creative Europe, Europa per i cittadini e Horizon per la cultura. In particolare il Programma Gioventù in Azione e il Programma Cultura sostengono numerosi progetti che offrono l’opportunità ai giovani di fare esperienza nel settore della cultura e sviluppare la propria creatività. Oltre al Programma Europa Creativa sono diversi gli strumenti di finanziamento UE per il periodo 2014-2020 che, pur pensati per settori diversi dalla cultura e creatività, possono supportare a vario titolo progetti in questi settori. La rassegna prende in considerazione non solo i finanziamenti a gestione diretta ma anche quelli a gestione indiretta (fondi strutturali), descrivendo in modo semplice e comprensibile le caratteristiche che i progetti culturali devono avere per centrare l’obiettivo di molti programmi e fondi europei alternativi a “Europa Creativa”.

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