Erasmus+ il nuovo programma europeo per la formazione
Articolo di Roberto Giuliani, Paolo Carotenuto e Eden Granata, pubblicato nel Dossier UE di SRM – Aprile 2014.
La nuova Strategia dell’Unione Europea “Europa 2020”, nel perseguimento della sua fondamentale finalità consistente nel creare le condizioni per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, ha fissato cinque traguardi principali che ricoprono ambiti fondamentali quali occupazione, educazione, ricerca e innovazione, inclusione sociale e riduzione della povertà, e questione climatica ed energetica: un livello di occupazione del 75% delle persone tra 20 e 64 anni, l’investimento del 3% del PIL in Ricerca e Sviluppo, il raggiungimento dei traguardi “20/20/20” in materia di clima ed energia, l’abbassamento del tasso di abbandono scolastico sotto il 10%, l’innalzamento al 40% della percentuale dei giovani laureati, 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio povertà.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso le 7 “iniziative faro”: dal primo traguardo è scaturita l’iniziativa “Gioventù in Movimento” che ha condotto, nella logica di semplificazione adottata per la nuova programmazione, all’integrazione degli strumenti comunitari per l’educazione, la formazione, la gioventù e lo sport nel nuovo Programma Erasmus+.
Erasmus+ nasce dall’esigenza di porre fine all’esistenza di preoccupanti deficit di competenze nel mondo dell’istruzione e nel mondo del lavoro, in un momento storico in cui sul territorio dell’Unione quasi 6 milioni di giovani sono disoccupati, con livelli che in alcuni paesi superano il 50%, quando allo stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste.
Erasmus+ intende fornire opportunità di studio, di formazione o di esperienze lavorative e di volontariato all’estero che aiutino a colmare il gap tra mondo universitario e mercato del lavoro migliorando le competenze e le prospettive professionali, e che consentano agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale. Il programma sosterrà i partenariati transnazionali fra organizzazioni che operano nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù per favorire la collaborazione e riavvicinare il mondo dell’istruzione e del lavoro, con l’obiettivo di far fronte all’attuale fabbisogno di competenze in Europa.
LE NOVITÀ – La più significativa è costituita dall’inclusione per la prima volta in un programma europeo del sostegno allo sport. A questa si aggiungono l’introduzione di un fondo di garanzia per prestiti a studenti che desiderano seguire un intero corso di laurea magistrale in un altro paese europeo, mentre sul fronte lavorativo è stata introdotta una novità volta a favorire una maggiore cooperazione tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro attraverso la creazione di alleanze della conoscenza e di alleanze di competenze settoriali, che consisteranno in partenariati su ampia scala tra enti di istruzione superiore e imprese con lo scopo di incentivare la creatività, l’innovazione e l’imprenditorialità.
I DESTINATARI – Il programma è aperto a organizzazioni che operano nel settore dell’istruzione, della formazione, dei giovani o dello sport, che potranno presentare le candidature per accedere ai finanziamenti già da quest’anno.
Il target del programma sono gli individui: studenti, tirocinanti, apprendisti, ricercatori, giovani, volontari, professori, insegnanti, giovani lavoratori, animatori giovanili, professionisti dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport di base. Tuttavia le persone fisiche non possono presentare direttamente una domanda di sovvenzione, ma possono rivolgersi alle scuole, università e altre organizzazioni che progettano le attività finanziate da Erasmus+.
Il nuovo programma appoggerà inoltre gli sforzi nazionali per modernizzare l’istruzione, la formazione e le associazioni giovanili. In ambito sportivo il sostegno andrà ai progetti amatoriali e alla soluzione di problemi transfrontalieri, fra cui le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo.
LE AZIONI – Il programma Erasmus+ combina al suo interno tutti i precedenti programmi dell’Unione Europea nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, compreso il programma di apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig), Gioventù in azione e cinque programmi di cooperazione internazionale (Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione con i paesi industrializzati) e comprende per la prima volta un sostegno specifico allo sport.
La struttura razionalizzata e semplificata del nuovo programma consentirà di accrescerne l’efficienza, di rendere più semplice l’accesso ai finanziamenti, di ridurre le duplicazioni e la frammentazione degli interventi, sostenendo tre tipi di azioni:
Azione chiave 1: la mobilità ai fini di apprendimento individuale;
Azione chiave 2: la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche;
Azione chiave 3: il sostegno alle riforme negli Stati membri.
L’azione chiave 1 offrirà opportunità di apprendimento per i singoli, sia all’interno che al di fuori dell’UE (studio e formazione, tirocini, insegnamento e sviluppo professionale e attività giovanili non formali come ad esempio il volontariato). L’azione consentirà di effettuare periodi di apprendimento all’estero a persone provenienti da tutti i settori dell’istruzione e della formazione.
L’azione chiave 2 prevederà la cooperazione tra le istituzioni educative, le organizzazioni giovanili, le aziende, le autorità locali e regionali e le ONG al fine di sviluppare prassi innovative nel settore dell’istruzione, della formazione e delle attività giovanili. Ciò con il fine principale di promuovere l’occupabilità, la creatività e l’imprenditorialità.
L’azione chiave 3 supporterà le riforme degli Stati membri e la cooperazione con i paesi non UE. È prevista una particolare enfasi sul rafforzamento della base esperienziale per attuare il processo decisionale e lo scambio di buone pratiche. Altro elemento cardine dell’azione sarà la valorizzazione ed attuazione degli strumenti europei in tema di valutazione e riconoscimento delle competenze.
A queste si aggiungono le azioni Jean Monnet per l’insegnamento, la ricerca e lo studio di temi connessi all’integrazione europea; lo Sport per attività sportive di base e per iniziative transnazionali che combattano pratiche di partite truccate, doping, violenza, razzismo e intolleranza, e promuovano il buon governo, la parità di genere, l’inclusione sociale e l’attività fisica per tutti.
FORMAZIONE PROFESSIONALE – Erasmus+ mira a migliorare la qualità dell’istruzione e formazione professionale in tutta Europa, offrendo opportunità per gli studenti e il personale professionale di intraprendere tirocini all’estero. Aiuterà gli istituti di istruzione e formazione professionale di costruire partnership strategiche con altre organizzazioni e imprese di stabilire stretti legami tra istruzione e formazione e il mondo del lavoro.
Il programma offre un’opportunità per studenti di formazione professionale, tirocinanti e gli apprendisti di intraprendere un tirocinio all’estero presso società o altre organizzazioni.
La cooperazione con le imprese ha l’obiettivo di formare giovani in grado di soddisfare le esigenze del mercato del lavoro. In tal senso va intesa la condivisione mirata dei risultati di formazione professionale e di responsabili delle politiche di formazione, aziende e consulenti.
Possono partecipare le seguenti organizzazioni dei paesi partecipanti al programma:
– Scuole professionali e di istruzione e formazione professionale (IFP) i fornitori;
– Imprese, parti sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro, comprese le camere di commercio e altre organizzazioni professionali;
– Qualsiasi organizzazione attiva nel campo della formazione professionale.
Gli obiettivi, gli strumenti e le modalità di lavoro comune a livello dell’UE sono delineati nel quadro strategico, denominato ET 2020.
In questo quadro, i settori prioritari sono identificati per pianificare le attività su “cicli di lavoro” di tre anni ciascuno.
Il progresso è monitorato con l’ausilio di indicatori e contro una serie di parametri di riferimento, intesi a contribuire alla evidence-based policy making e alle sfide di identificazione.
Nel quadro della strategia Europa 2020, gli Stati membri dovranno seguire indicazioni specifiche sulle riforme prioritarie da attuare di anno in anno (“raccomandazioni specifiche per paese”).
Al fine di assicurare l’efficace attuazione del ET2020, l’UE si basa su gruppi di lavoro composti da esperti designati dagli Stati membri e altre parti interessate. Questo lavoro è parte di una più ampia cooperazione, noto come il metodo aperto di coordinamento (MAC), che mira a promuovere l’apprendimento reciproco, le riforme nazionali, lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di strumenti a livello dell’UE.
Le Opportunità all’estero consentono ai giovani lavoratori di approfondire le peculiarità culturali e le diverse pratiche nel lavoro nei diversi paesi. Queste opportunità possono aiutare i giovani lavoratori nel loro sviluppo professionale, permettendo loro di sviluppare nuove competenze ed esperienze professionali.
Queste attività aiutano anche le organizzazioni interessate a sviluppare nuovi metodi di apprendimento, nonché promuovere la cooperazione con le organizzazioni all’estero per periodi più lunghi.
Le Opportunità di mobilità in tutta l’UE possono durare da 2 giorni a 8 settimane
RISORSE DISPONIBILI – Il bilancio di Erasmus+ è di 14,7 miliardi di euro per il periodo complessivo di programmazione 2014-2020, per il solo anno 2014 disporrà invece di 1 miliardo e 800 milioni di euro.
Per maggiori dettagli sul programma rinviamo ai seguenti siti:
erasmusplus.it
agenziagiovani.it
isfol.it
indire.it
A cura di Roberto Giuliani, Paolo Carotenuto, Eden Granata
Associazione Prospettiva Europea
Link: Dossier UE SRM Aprile 2014
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