Tajani rinuncia a indennità, scelta di coscienza
In un momento di difficoltà giusto dare l’esempio
BRUXELLES, 11 NOV – “Una scelta personale, di coscienza”, cosi Antonio Tajani, ex commissario europeo e vicepresidente dell’Europarlamento definisce la sua decisione di rinunciare all’indennita’ transitoria di fine mandato, circa 13mila euro al mese per tre anni, in tutto alla ragguardevole cifra di 468mila euro. Una scelta che lo stesso Tajani ha comunicato con una lettera al presidente della Commissione uscente, Manuel Durao Barroso.
“Ho ritenuto fosse opportuno – scrive Tajani al leader portoghese – dare una prova di sobrietà e solidarietà in questo momento di grande difficoltà per i cittadini europei”. “Proprio ora – osserva Tajani – in cui si chiedono ai cittadini grandi sacrifici, mentre persiste un alto tasso di disoccupazione, anche la politica deve fare la sua parte, dare l’esempio. Non solo al livello etico, che è naturale, ma penso anche al livello personale. Per questa ragione – prosegue l’esponente azzurro – ho pensato di girare questi soldi al bilancio comunitario, denaro pubblico che possa servire alle politiche sociali, a favore della crescita e dell’occupazione.
Una decisione che non ha alcun obiettivo polemico e non vuole creare alcun precedente, ma frutto di una scelta personale. Un modo – conclude Tajani – per offrire un esempio, nella ricerca di riavvicinare la politica ai cittadini”.
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