Sviluppo sostenibile ed energia: il Mezzogiorno si dia una mossa
Per il triennio 2018-2020 disponibili oltre 30 miliardi di euro di fondi europei. Fino ad oggi risultati deludenti sul fronte efficientamento energetico e smart city
La programmazione europea 2014-2020 si avvia allo sprint finale. Tra programmi europei, nazionali e regionali, sono in ballo risorse importanti ed opportunità non sempre colte. Il dato più sconfortante è rappresentato dall’arretratezza progettuale del Mezzogiorno, che nelle statistiche relative all’utilizzo dei fondi per lo sviluppo sostenibile, segna il passo rispetto alle regioni del Nord Italia. Un gap culturale e di indirizzo locale inaccettabile, che non a caso relega le regioni meridionali agli ultimi posti nelle classifiche di qualità della vita, prima ancora di quelle della ricchezza prodotta. Tale inefficienza, oltre che impedire l’avvio di cicli virtuosi in grado di ridurre la distanza dalle regioni più sviluppate, ne amplifica anno dopo anno le dimensioni. Un trend che può essere invertito riuscendo a intercettare, con una adeguata proposta e progettualità, parte dei 30 miliardi di euro che saranno investiti nel prossimo triennio attraverso gli strumenti di finanziamento europeo. Alcuni di questi sono stati illustrati a Napoli al convegno di apertura di Energy Med, la mostra convegno dedicata alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica nel Mediterraneo, giunta alla sua undicesima edizione.
Diverse e integrate le opportunità di sostegno, rivolte a imprese, università, enti di ricerca, amministrazioni locali. Ogni strumento, nella sua specificità, potrà essere usato per la realizzazione fisica di interventi, per favorire la ricerca scientifica nel campo del consumo energetico o per spingere gli enti locali a intraprendere nuovi progetti e condividere buone pratiche. Un ventaglio di opportunità ampio in grado di coprire tutte le esigenze degli attori coinvolti.
In primo piano i bandi – già pubblicati – energia, ambiente e trasporti 2018, 2019, 2020 del programma europeo Horizon 2020. I fondi disponibili pari a circa 8 miliardi di euro, possono arrivare a finanziare fino al 100% dell’intervento proposto (minimo 70%), variando a seconda del bando e della tipologia dell’ente proponente. Se Horizon 2020 chiede partenariati internazionali e finanzia attività di ricerca e innovazione, diversi fondi nazionali offrono interessanti opportunità per interventi da realizzare sul territorio, nelle imprese e presso le abitazioni e i condomini privati. Su tutti va segnalato l’Ecobonus 2018 gestito da ENEA, per il quale nella nuova legge di stabilità sono state riconfermate le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, dando continuità a quanto già erogato nel corso degli anni precedenti. La stima della quota complessiva del finanziamento per l’anno corrente è di circa 3 miliardi, tenuto conto delle novità introdotte che potrebbero far incrementare la dotazione finanziaria.
Un fondo di altri 50 milioni di euro è a disposizione degli enti pubblici grazie al Fondo di garanzia per l’efficienza energetica che favorisce il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi. Visti gli scarsi risultati conseguiti dai precedenti bandi, alcuni dei quali destinati esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno e andati quasi interamente inutilizzati, si è pensato di avviare il progetto ES-PA con ENEA, affinché possa supportare gli enti locali nell’individuazione degli obiettivi e dei bisogni energetici e nella progettualità. Per le pubbliche amministrazioni è previsto anche il Conto Termico 2.0 con una dotazione annuale di circa 900 milioni di euro, di cui 200 destinati a finanziare l’incremento di efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.
A questi fondi, vanno aggiunti i fondi previsti per l’anno 2018 del PON Governance e capacità istituzionale (827 milioni di euro) e il PON Città metropolitane che prevede una dotazione complessiva di oltre 892 milioni e supporta le priorità dell’Agenda urbana nazionale.
PROGRAMMA | WP/CALL | BUDGET € | PERIODO |
Horizon 2020 | Secure, clean and efficient energy | 7 miliardi | 2018/2020 |
Horizon 2020 | Smart, green and integrated transport | 945 milioni | 2018/2020 |
COSME | CompetitivitySME’s | 320 milioni | 2018 |
Agenzia di coesione | PON Governance e capacità istituzionale | 271 milioni | 2014/2020 |
Agenzia di coesione | PON Città metropolitane | 20 milioni | 2014/2020 |
ENEA | ECOBONUS 2018 | 3 miliardi | 2018 |
ENEA | Fondo di garanzia per ‘efficienza energetica | 50 milioni | Fino a esaurimento fondi |
GSE | Conto Termico 2.0 | 900 milioni | 2018 |
BASTA ALIBI
Il tempo degli alibi è dunque finito. Ci sono i fondi. Ci sono le competenze necessarie per supportare Comuni e privati. Serve la volontà di intraprendere un percorso per la realizzazione di interventi che possano permettere un miglioramento delle strutture, un minor impatto sull’ambiente, ma anche e soprattutto un risparmio sui consumi energetici.
Paolo Carotenuto
5 aprile 2018
Video del convegno di apertura di Energy Med pubblicati sul Canale You Tube dell’Osservatorio Europalab
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