Strategia Europa 2020: Che cos’è
“L’Europa sta vivendo una fase di trasformazione. La crisi ha vanificato anni di progressi economici e sociali e messo in luce le carenze strutturali dell’economia europea. Nel frattempo il mondo si sta rapidamente trasformando e le sfide a lungo termine (globalizzazione, pressione sulle risorse, invecchiamento) si accentuano. L’UE deve prendere in mano il proprio futuro. Per ottenere buoni risultati l’Europa deve agire in modo collettivo, in quanto Unione. Abbiamo bisogno di una strategia che ci consenta di uscire più forti dalla crisi e di trasformare l’UE in un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.”
– Comunicazione della Commissione Europa 2020 “Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”
La Strategia Europa 2020 colloca la sua nascita nel 2010, anno in cui la Strategia di Lisbona si avvia verso la sua fase conclusiva. Si ricorda che l’obiettivo della “vecchia” Strategia era quello di rendere l’Unione Europea “un’economia competitiva basata sulla conoscenza e la sostenibilità per il lavoro e la coesione sociale”. La conclusione di questo primo decennio (2000-2010) capita in concomitanza con un periodo particolare per il contesto economico europeo e mondiale, di crisi generalizzata. L’attenzione sul futuro della Strategia e sugli obiettivi che sono stati individuati è dunque particolarmente alta; la scelta dei temi e degli obiettivi per il futuro dell’Unione Europea ha subito sicuramente l’influenza non solo dei pareri che le regioni e le città hanno espresso, ma anche delle esigenze che emergono dal contesto economico e sociale per far fronte alla crisi.
Sulla base dell’esperienza acquisita con la Strategia di Lisbona, inoltre, le istituzioni locali hanno espresso la chiara esigenza di una revisione importante nel processo di costruzione di quella che oggi è la nuova “versione”. A tal proposito viene riconosciuta sempre più importanza alle regioni e alle città, che rappresentano il livello locale, da parte degli organismi europei; anche per questa ragione è stato avviato un processo di consultazione sia da parte della Commissione Europea che da parte del Comitato delle Regioni sulla Strategia Europa 2020.
Qui di seguito le tappe del processo di approvazione della Strategia UE 2020:
► novembre 2009 – la Commissione apre una consultazione in merito ad una prima bozza di Strategia Europa 2020 chiedendo il parere di Stati Membri, Regioni, Città, ma anche Istituzioni e singoli cittadini; oggetto della consultazione sono le priorità sulle quali la Commissione ritiene dovranno essere imperniati i fattori di stimolo tematici per l’Europa 2020.
► dicembre 2009 – espressione di un primo parere del COR sulla bozza della Strategia proposta dalla Commissione.
► gennaio 2010 – chiusura della consultazione generale.
► marzo 2010 – presentazione della nuova Strategia Europa 2020 in occasione del Consiglio Europeo di Primavera.
► marzo/aprile 2010 – il COR apre una consultazione tramite un questionario su 5 tematiche: obiettivi Europa 2020 – indicatori – ruolo di enti locali e regionali – finanziamento dell’UE e politica di coesione – comunicare Europa 2020.
► aprile 2010 – Il Consiglio propone gli orientamenti integrati per le politiche degli Stati Membri a favore dell’occupazione (Parte I) ed elabora una raccomandazione contenente le linee guida per le politiche economiche (Parte II) degli Stati membri e dell’Unione nell’ambito della strategia Europa 2020.
► maggio 2010 – la Commissione Europea pubblica l’iniziativa faro ”Agenda digitale” ove viene tracciato un piano d’azione per accrescere la produttività attraverso il digitale e per diffondere i benefici derivanti dall’era digitale a tutte le fasce sociali.
► giugno 2010 – il Consiglio Europeo ha adottato la Strategia Europa 2020 che ha l’obiettivo di creare più posti di lavoro e promuovere una crescita intelligente e sostenibile. In quest’ottica promuoverà l’effettuazione di riforme strutturali.
La Strategia aiuterà l’Europa a superare la crisi, sia a livello interno che a livello internazionale, favorendo la competitività, la produttività, il potenziale di crescita, la coesione sociale e la convergenza economica. Introdurrà riforme di medio – lungo termine che aiuteranno la crescita e l’occupazione e assicurerà la sostenibilità delle finanze pubbliche.Tutte le politiche comuni, in particolare la politica agricola comune e la politica di coesione, dovranno allinearsi con la nuova strategia.
► settembre 2010 – La Commissione europea pubblica l’iniziativa faro “Youth on the Move” (Gioventù in movimento), un’iniziativa destinata ad aiutare i giovani ad acquisire le conoscenze, le abilità e le esperienze di cui hanno bisogno per trovare il loro primo posto di lavoro.
► ottobre 2010 – La Commissione pubblica:
– l’iniziativa faro “Unione dell’Innovazione”, un programma orientato a concentrare gli interventi dell’Europa – e la cooperazione con i Paesi terzi – nel campo del cambiamento climatico, sicurezza dell’approvvigionamento energetico e alimentare, salute ed invecchiamento della popolazione;
– l’iniziativa faro: una “Politica industriale integrata per l’era della globalizzazione”, che descrive la strategia per stimolare la crescita e l’occupazione preservando e promuovendo una base industriale forte, diversificata e competitiva in Europa che assicuri posti di lavoro ben retribuiti in un’economia a minor consumo di carbonio.
► novembre 2010 – La Commissione pubblica l’iniziativa faro “Un’agenda per le nuove competenze e per l’occupazione” ove sono delineati 13 interventi chiave volti a riformare i mercati del lavoro, migliorare le competenze e renderle consone alla domanda del mercato al fine di accrescere l’occupabilità e rendere più agevole il passaggio da un posto di lavoro all’altro, migliorare le condizioni lavorative e la qualità del lavoro e creare nuovi posti di lavoro.
► dicembre 2010 – La Commissione pubblica l’iniziativa faro “La Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale” prevede azioni per favorire l’occupazione al fine di riaggiungere il target europeo di riduzione della povertà.
► gennaio 2011 – La Commissione pubblica l’iniziativa faro “Un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse” volta a a sostenere un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente nell’utilizzo delle risorse al fine di realizzare una crescita sostenibile.
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