Social, internet e Bonus PC 2022: L’Italia punta sul business 4.0
Articolo di Letizia Gentile, redattrice del blog Internet-Casa.com by Papernest.
Per le imprese italiane e non solo, la presenza digitale è diventata un must. Indipendentemente dalla grandezza e dal settore, le imprese devono necessariamente avere accesso ad internet per poter svolgere le proprie attività in modo efficiente.
Quanto è importante l’uso di internet per le imprese italiane?
Partendo da un quadro più ampio, è interessante citare alcuni dati di Eurostat in merito a quante imprese hanno accesso ad internet in Europa. Già a partire dal 2012, infatti, la percentuale di accesso ad internet ha conosciuto un lento ma costante aumento, passando dal 96% fino al 98%. Più specificatamente per l’Italia, circa il 99% delle imprese ha accesso ad una connessione internet per svolgere più efficientemente le proprie attività: l’1% mancante è causato dalla mancanza di infrastrutture informatiche o dall’assenza di informazioni in merito.
Sempre nel corso di questo decennio, lo shopping digitale ha conosciuto una grande crescita: si consideri infatti che, secondo alcune statistiche riportate da PostNord, nel 2021 lo shopping digitale pro capite degli italiani è stato di circa 1600€ e questi dati continueranno a crescere. Seppur le stime siano molto positive, il livello di digitalizzazione in Italia deve necessariamente crescere. Di fatto, per rendere competitiva l’industria italiana a livello europeo e internazionale, è fondamentale una transizione digitale completa.
Per queste ragioni, la presenza digitale delle imprese è aumentata di pari passo con la crescita dei consumi online degli utenti. Alcuni dati risalenti al 2018 di BNP Paribas dimostrano infatti che nel 2018, le imprese con il proprio website aziendale erano per il 70% di piccole dimensioni, per l’82% di medie dimensioni e per il 90% di grandi dimensioni.
Sono statistiche molto elevate e, attualmente, lo sono ancora di più: di fatto, a causa della pandemia da Covid-19, le aziende hanno dovuto adattarsi e adottare sistemi digitali per continuare la propria attività.
Anche questo è dimostrato con dati significativi, in questo caso di Registro.it e aggiornati al 2021: c’è stato infatti un incremento di registrazione di domini dal 2019 al 2021 pari al 6,6%.
Non solo website, anche i social media riscontrano un notevole successo tra le aziende italiane. Lo dimostrano i dati Istat del 2019 in merito all’uso dei social media e altri strumenti digitali da parte delle imprese:
● circa il 64% delle imprese in Italia ha un profilo su un social media come Facebook, Twitter, LinkedIn o Instagram;
● il 23% condivide informazioni sui prodotti e servizi tramite blogs o microblogs.
I social media sono utili per le aziende perché offrono diverse funzionalità: le piattaforme digitali servono per vendere i propri prodotti, come servizio di assistenza, o per presentare i propri prodotti e servizi agli utenti. Sono soprattutto fondamentali per curare la propria immagine e reputazione, come dimostra un report Istat: aziende come Airbnb e dell’hotellerie usano i social principalmente come mezzo di comunicazione; in altri settori invece vediamo un utilizzo ancora poco attivo dei social network come nel caso delle piccole realtà artigiane e dei fornitori energia, come Enel ed Eni.
Quali sono i vantaggi dell’e-commerce?
Espandere il proprio business online permette alle aziende di poter allargare il campo di visibilità dei propri servizi e prodotti. In generale, diverse sono le motivazioni che spingono i consumatori a comprare online. Secondo alcuni fonti di PPRO del 2021, i settori del mercato italiano caratterizzati da un elevato livello di e-commerce sono quello del turismo (trasporto e hotel con il 30%), prodotti elettrici (18%), prodotti per beauty & health care (18%), prodotti per la casa e di arredo (9%) e food & beverage (9%).
È interessante quindi capire il motivo per cui i consumatori acquistano online, illustrato nel seguente grafico riassuntivo contenente i dati del 2021 della ricerca condotta da Statista Global Consumer Survey.
Il Piano Voucher: il Bonus PC per le micro, piccole e medie imprese
In questo contesto, uno degli obiettivi del Governo italiano e della Commissione europea è proprio quello di completare la cosiddetta transizione digitale. Ciò rappresenta un enorme potenziale di crescita e fonte di opportunità per le piccole, medie e grandi imprese. Per queste ragioni, per stimolare e facilitare il passaggio all’impresa 4.0, il Governo italiano e il MITD (Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale) hanno adottato la misura del “Bonus PC” per le imprese, ossia un contributo fino a 2500 euro per poter accedere ai servizi digitali e di connettività.
Questa misura fa parte del Piano Voucher per facilitare la digitalizzazione in tutta Italia: se infatti lo scorso anno lo stesso bonus era rivolto a famiglie e privati, nel 2022 questo sarà rivolto alle micro, piccole e medie imprese per accedere a reti e connessioni di velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori). Per ottenere questo bonus, le imprese indicate potranno fare richiesta direttamente a un qualsiasi operatore associato all’iniziativa: tra questi troviamo piccoli operatori come Celeris, Briantel, Media Communications e grandi operatori come WindTre, Iliad e Fastweb.
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