Caffè Europeo su Difesa e Sicurezza Comune
Il Caffè Europeo “Perchè l’Europa?” e il VI Ciclo di Seminari di Rivista Europalab, fanno tappa a Portici, al Bar Iris, su iniziativa del team di Stand up for Europe Napoli, per un dibattito interattivo, secondo l’ormai collaudato format, sul tema della necessità di politiche comuni in materia di Difesa e Sicurezza.
I mutamenti dello scenario globale, le evoluzioni dei rapporti di forza tra i continenti e i principali attori della scena, e in particolare il rapporto tra Europa e America in via di ridefinizione al punto da mettere in discussione l’esistenza stessa della Nato, potrebbero fornire la spinta propulsiva per quel processo di integrazione delle forze armate europee in un unico esercito, abbandonato all’alba dell’integrazione europea e che oggi potrebbe finalmente vedere la luce.
Di fronte ai profondi cambiamenti che stiamo vivendo è auspicabile e necessaria una posizione chiara della Commissione Europea in merito alla Difesa comune con una precisa individuazione degli step intermedi e delle risorse finanziare da destinare a questo obiettivo.
Strettamente legate al tema dell’esercito comune, sono le questioni della Politica estera comune, della Sicurezza e della gestione delle emergenza come ad esempio quella dei flussi migratori.
Tematiche affrontate nella discussione tra i partecipanti, in cui è stata evidenziata la necessità di dare risposte a questi interrogativi, affinchè l’Unione Europea venga percepita come un soggetto politico unitario, condizione ineludibile per tornare a giocare un ruolo da protagonista nello scacchiere globale e al tempo stesso recuperare il rapporto con i cittadini europei.
Per migliorare la percezione dell’Unione Europea dell’opinione pubblica è fondamentale un’adeguata azione sul territorio di carattere formativo e informativo per avvicinare l’Europa ai cittadini, fornendo quelle linee guida indispensabili a districarsi nella giungla di informazioni relative alle innumerevoli opportunità europee, unitamente ad una idonea preparazione di tutti i soggetti coinvolti in questo delicato processo: europrogettisti, operatori di sviluppo territoriale, amministratori locali, pubblica amministrazione, scuole, università, imprese, professionisti e giovani laureati e laureandi in cerca di occasioni di crescita personale e professionale.
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