LIFE 2014-2020, Il Programma europeo per l’ambiente e l’azione per il clima – Focus sui progetti italiani finanziati
A cura di Roberto Giuliani, Paolo Carotenuto, Mirella De Benedictis, Associazione Prospettiva Europea. Rielaborazione dell’articolo pubblicato sulla rivista Dossier Ue di Srm – Studi e ricerche per il Mezzogiorno del dicembre 2014.
Il programma Life 2014-2020, evoluzione dei programmi omonimi relativi alle due precedenti programmazioni, viene riproposto in quella 2014-2020 per dare concreta attuazione all’iniziativa faro “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”, in risposta alla seconda delle tre priorità della nuova strategia economica del’UE “Europa 2020” (per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva), consistente nel raggiungimento di un’economia più efficiente, più verde e più competitiva.
La seconda priorità si concretizza nei “traguardi 20/20/20” in materia di clima ed energia consistenti nella riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, nell’innalzamento al 20% della quota delle fonti di energie rinnovabili rispetto al totale delle fonti utilizzate e nel miglioramento del 20% dell’efficienza energetica.
SOSTENIBILITÀ – L’iniziativa “Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse” mira a favorire la transizione verso modelli di processo produttivo a bassa emissione di carbonio e verso un’economia capace di utilizzare tutte le risorse in modo efficiente, migliorare la competitività e promuovere una maggiore sicurezza energetica. In particolare si punta, tramite una gestione coerente e ottimizzata delle risorse da parte di pubblico e privato in ambito europeo e nazionale, all’aumento della competitività e alla contemporanea decarbonizzazione. Per fare questo occorre completare il mercato interno dell’energia e dare attuazione al piano strategico per le tecnologie energetiche, promuovere le fonti rinnovabili di energia nel mercato nell’ambito di progetti infrastrutturali volti al potenziamento delle reti europee e trans europee e modernizzare il settore dei trasporti. Per arrivare entro il 2050 a un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e resistente ai cambiamenti climatici, si dovranno realizzare cambiamenti strutturali e tecnologici.
Per contribuire alla realizzazione dell’iniziativa faro, gli Stati membri dovranno:
– ridurre gradualmente le sovvenzioni con ripercussioni negative sull’ambiente;
– adeguare i metodi di produzione e consumo utilizzando strumenti basati sul mercato;
– sviluppare infrastrutture intelligenti potenziate e interconnesse per trasporti ed energia;
– procedere all’attuazione coordinata dei progetti infrastrutturali nell’ambito della rete principale dell’UE che contribuiscano all’efficacia del sistema di trasporto globale dell’UE;
– concentrarsi sulla dimensione urbana dei trasporti, responsabile principale di congestione ed emissioni;
– utilizzare i fondi strutturali per investire nell’efficienza energetica degli edifici pubblici e in un riciclaggio più efficiente;
– incentivare strumenti per il risparmio di energia tali da aumentare l’efficienza nei settori ad alta intensità di energia come le TLC.
LIFE 2014-2020 – Tali obiettivi nella nuova programmazione 2014-2020, vengono perseguiti attraverso gli strumenti messi a disposizione dal nuovo Programma europeo per il Clima e l’Ambiente Life 2014-2020, destinato a proseguire il percorso avviato dallo strumento finanziario Life+ (2007-2013). Il programma continua a fungere da piattaforma per lo sviluppo e l’uso di soluzioni, metodi e approcci che offrono evidenti vantaggi ambientali e climatici al fine di contribuire all’attuazione della politica e all’applicazione della legislazione ambientale e climatica dell’Unione. Il nuovo programma persegue gli obiettivi di contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, di migliorare la qualità dell’ambiente ed invertire la perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi, nonché sostiene l’attuazione del Settimo programma di azione per l’ambiente (7EAP) su un programma generale di azione dell’Unione Europea in materia di ambiente fino al 2020 “Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta”.
DOTAZIONE – La dotazione finanziaria per l’attuazione del programma è pari a 3.456.655.000 €, ripartita tra due sottoprogrammi:
– Ambiente (2.592.491.250 €) per favorire una migliore implementazione degli obiettivi del programma nei settori dell’efficienza energetica, della natura e della biodiversità, della governance ambientale e dell’informazione. L’Invito riguarda le sovvenzioni di azione per progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione), Preparatori, Integrati e di Assistenza tecnica dei progetti integrati.
– Azione per il clima (864.163.750 €) per sostenere una migliore integrazione degli obiettivi legati al clima nelle politiche ambientali; l’Invito riguarda le sovvenzioni di azione per progetti “Tradizionali” (buone pratiche, pilota, dimostrativi, informazione, sensibilizzazione e divulgazione).
COMPLEMENTARIETÀ – Il raggiungimento degli obiettivi fissati nel programma sarà tuttavia subordinato alla capacità di integrare le azioni con gli altri interventi e politiche dell’Unione. Una novità rilevante, mai sperimentata in precedenza nell’ambito del programma Life, è costituita dal principio dei “Progetti Integrati” finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali previsti dalla legislazione dell’Unione, elaborati dalle autorità degli Stati membri garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento. Ha per obiettivo di far contribuire almeno un’altra fonte di finanziamento, altri strumenti finanziari europei, nazionali, regionali (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo, Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo di garanzia, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e il programma quadro per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020) e privati all’implementazione delle strategie o dei piani d’azione su grande scala nei settori dell’ambiente e del clima. Questi progetti riguarderanno soprattutto la natura, l’acqua, l’aria e i rifiuti, nonché le misure necessarie all’attenuazione e l’adeguamento al cambiamento climatico.
Il Sottoprogramma Ambiente prevede tre settori di azione prioritari:
• Ambiente ed uso efficiente delle risorse
• Natura e Biodiversità
• Governance ambientale e informazione in materia ambientale
Ciascun settore prioritario ha 3 obiettivi specifici (artt. 10, 11 e 12 del regolamento LIFE) e dovrà seguire le priorità tematiche indicate in un Programma di lavoro pluriennale stilato per i primi 4 anni (2014-2017)
Il Sottoprogramma Azione per il clima prevede tre settori prioritari:
• Mitigazione dei cambiamenti climatici
• Adattamento ai cambiamenti climatici
• Governance e informazione in materia climatica
Per questo sottoprogramma sono fissati quattro obiettivi specifici, fissati nel regolamento LIFE (Artt. 14, 15 e 16).
BIODIVERSITÀ E FORESTE – Salvaguardia della biodiversità, difesa delle foreste, gestione attenta dell’acqua per contrastare la carenza idrica e la siccità, così come la gestione dei rischi di alluvioni, sono gli elementi che dovranno ispirare e guidare gli operatori e i Paesi nel prossimo quadriennio.
La Commissione ha fissato un importante paletto anche nella tutela delle foreste, in particolare per il ruolo significativo svolto per l’ambiente e il clima e in particolare per la biodiversità, l’acqua, il suolo e la mitigazione e l’adattamento al clima. Le foreste e il suolo contribuiscono a regolare il clima assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera e immagazzinando immense quantità di carbonio. Per tale ragione il programma LIFE dovrà essere un punto di riferimento per il supporto delle azioni sinergiche tra le azioni ambientali e per il clima associate a boschi e suolo. Altri settori dove occorre rafforzare le sinergie sono la carenza idrica e la siccità, così come la gestione dei rischi di alluvioni.
PROGRAMMA DI LAVORO PLURIENNALE – Il quadro di attuazione dei due sottoprogrammi in cui si articola il programma LIFE dovrà seguire le linee guida indicate nel Programma di Lavoro pluriennale realizzato per il periodo 2014-2017. Il programma di lavoro pluriennale specifica l’allocazione indicativa dei fondi tra i settori prioritari, le tipologie di finanziamento, i temi dei progetti che attuano le priorità tematiche (indicate nell’allegato III del Regolamento UE n. 1293/2013), la metodologia tecnica per la selezione dei progetti, i criteri per l’attribuzione delle sovvenzioni, nonché i calendari indicativi per gli inviti a presentare proposte.Nel documento sono descritti altresì gli strumenti finanziari innovativi (lo strumento per il finanziamento privato dell’efficienza energetica e lo strumento di finanziamento del capitale naturale), gestiti dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), che saranno testati nel corso dell’intero programma di lavoro pluriennale per verificarne il potenziale in termini di mobilitazione di investimenti nel settore della biodiversità, della mitigazione e dell’adattamento climatico, nell’intento di superare gli ostacoli che attualmente si frappongono alla diffusione dei progetti in questi settori.
CRITERI DI AMMISSIBILITÀ – Le proposte possono essere presentate da enti pubblici e/o privati, operatori e istituzioni stabiliti negli Stati Membri dell’Unione Europea.
Percentuale di cofinanziamento: Il tasso di cofinanziamento per i progetti Life passerà dal 50% al 60% mentre per i progetti di preservazione delle specie e degli habitat, il tasso resterà del 75%.
Durante il periodo 2014-2020 L’Autorità Contraente lancerà una call for proposal per anno.
TIPOLOGIE PROGETTUALI – Il Programma prevede otto tipologie progettuali:
– Progetti pilota, che applicano una tecnica o un metodo mai applicato e sperimentato prima, o altrove, con potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe;
– Progetti integrati, finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, (regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale) strategie e piani di azione previsti dalla legislazione dell’Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura, dell’acqua, dei rifiuti, dell’aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell’adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento (FESR, FEASR, ecc.);
– Progetti di assistenza, che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati;
– Progetti preparatori, identificati dalla Commissione in cooperazione con gli stati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all’attuazione delle politiche e legislazioni dell’Unione in materia di ambiente e di clima;
– Progetti di rafforzamento delle capacità, che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri, compresi i punti di contatto LIFE nazionali o regionali, al fine di consentire loro di partecipare in maniera efficace al programma LIFE.
Tali finalità vengono perseguite attraverso le seguenti azioni:
– Coordinamento degli strumenti finanziari dell’UE nell’ambito di una strategia coerente di gestione delle fonti di finanziamento pubblico e privato a livello europeo e nazionale;
– Potenziamento del quadro per l’uso degli strumenti basati sul mercato (scambio quote di emissione, revisione della fiscalità energetica, promozione di appalti pubblici “verdi”);
– Modernizzazione del settore dei trasporti al fine di “decarbonizzarlo” ed aumentarne la competitività, mediante la realizzazione di infrastrutture di mobilità elettrica, una gestione intelligente del traffico, un’ulteriore riduzione di emissione di CO2, la definizione di standard comuni e sviluppo del necessario supporto infrastrutturale;
– Completamento del mercato interno dell’energia e attuazione del piano strategico per le tecnologie energetiche;
– Promozione delle fonti rinnovabili di energia nel mercato nell’ambito di progetti infrastrutturali volti al potenziamento delle reti europee e trans europee;
– Promozione di un programma efficiente per l’uso efficiente dei fondi strutturali e delle altre risorse per mobilitare nuovi finanziamenti mediante modelli di programmi innovativi d’investimento di successo.
– Definizione dei cambiamenti strutturali e tecnologici necessari per arrivare entro il 2050 ad un’economia a basse emissioni di carbonio, efficiente sotto il profilo delle risorse e resistente ai cambiamenti climatici, che consenta di conseguire gli obiettivi dell’UE in termini di riduzione delle emissioni e biodiversità, utilizzando il contributo delle politiche di coesione per affrontate il cambiamento climatico e mediante misure di adattamento basate su un uso più efficiente delle risorse contribuire a migliorare la sicurezza alimentare mondiale.
PERIODO 2014-2016 – PROGETTI ITALIANI APPROVATI
Nel 2015 la Commissione, su 1.117 domande di progetti ricevute in risposta all’invito chiuso nel giugno 2014, per sostenere la transizione dell’Europa verso un futuro più sostenibile e a basso tenore di carbonio, ne ha finanziate 157, mobilitando circa 252 milioni di euro, provenienti dal bilancio del programma LIFE 2014-20.
Trenta sono stati i progetti italiani finanziati, per un contributo UE complessivo pari a 57 milioni di euro, suddivisi nelle seguenti categorie:
– Azioni di adattamento e mitigazione del clima, assegnati 7,5 milioni di euro per finanziare 7 progetti con i seguenti obiettivi: sostegno agli enti locali per prevenire e adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici mediante l’integrazione di obiettivi climatici nelle loro politiche e pratiche locali; sviluppo di nuovi strumenti finanziari o infrastrutture che sostengano le PMI nell’adattamento ai cambiamenti climatici; costruire comunità resilienti attraverso il loro impegno e la partecipazione attiva nelle operazioni di allarme precoce e misure di prevenzione dei rischi di inondazione, mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso interventi e diffusione delle buone pratiche negli ambiti della riduzione dell’effetto serra, ecosistemi e silvicoltura.
– Ambiente ed uso efficiente delle risorse, 22 milioni di euro per 13 progetti finalizzati alle seguenti attività: sperimentazione di un sistema di disidratazione di fanghi provenienti da impianti di depurazione urbani; un impianto pilota per la conversione di pneumatici a fine vita (ELT) in utili materie prime secondarie; telerilevamento per la mappatura delle foreste; sostituzione delle sostanze chimiche tossiche nella produzione del cuoio; produzione di piastrelle con il 70% di materiale riciclato; sviluppo di cialde da caffè a base di acido polilattico (PLA) in sostituzione di polietilene, polietilene tereftalato e alluminio; una nuova linea di produzione di polpa delle cartiere al fine di ridurre a zero la quantità di rifiuti inviati a discariche e inceneritori.
– Natura & Biodiversitá, 16.6 milioni per 8 progetti per il sostegno delle seguenti azioni: migliorare lo stato di conservazione di due specie di coleotteri in Emilia-Romagna o della popolazione del grifone in Sardegna, rafforzare la rete ecologica del fiume Sile, contenere la diffusione della Vespa velutina, una specie aliena invasiva, grave minaccia per la biodiversità.
– Comunicazione, Informazione e governance, 11,4 milioni di euro per 2 progetti, uno per lo sviluppo e diffusione di buone pratiche e approcci politici per evidenziare i benefici del Green Public Procurement (GPP) in Basilicata, e l’altro rivolto alla creazione di una struttura di gestione integrata in Lombardia che garantisca il raggiungimento degli obiettivi di conservazione stabiliti nelle direttive Habitat e Uccelli, la coerenza con la rete regionale Natura 2000 e i territori esterni e il monitoraggio dei risultati delle azioni intraprese.
Nel novembre 2016, la Commissione ha approvato un finanziamento di 222.700.000 €, da investire in 144 nuovi progetti in 23 Stati membri, in risposta alla call pubblicata nel 2015.
Per l’Italia i progetti approvati, sono 37, per un totale di circa 45 milioni di euro, suddivisi nelle seguenti categorie:
– Azioni di adattamento e mitigazione del clima, assegnati 9 milioni di euro per finanziare 8 progetti con i seguenti obiettivi: miglioramento di conoscenze, metodi e strumenti per la comprensione e previsione del potenziale impatto delle forti piogge nelle zone urbane; preparare e attrezzare le regioni con una metodologia per ottimizzare l’integrazione e l’adattamento delle politiche regionali; mitigazione del cambiamento climatico attraverso l’adozione di buone pratiche e nuove tecnologie per ridurre le emissioni di anidride carbonica, metano, ossidi di azoto, acido fluoridrico, ossidi di zolfo e particolato, oltre a ridurre il consumo di energia e materie prime, intervenendo nei sistemi agricoli connessi alla produzione di latte, sulla coltivazione degli oliveti, sull’industria del settore del bestiame e sul sistema di regolazione di illuminazione stradale.
– Ambiente ed uso efficiente delle risorse, 22 mln di euro per 13 progetti per la realizzazione di: un sistema di monitoraggio integrato innovativo per la misurazione in continuo dei parametri che influenzano sostenibilità degli ecosistemi forestali; l’elaborazione di linee guida per consentire il trasferimento delle tecniche utilizzate per la bonifica microbiologica dei siti contaminati ed ecosistemi degradati; riciclo e riduzione dei rifiuti derivanti dal ciclo di produzione di controsoffitti in ceramica o produzione di nuove pavimentazioni d’asfalto porose e bassa rumorosità fatte di asfalto riciclato e particelle di gomma da pneumatici di scarto, oppure trasformazione di rifiuti industriali in una risorsa (materia prima secondaria) per un altro settore attraverso la simbiosi industriale cioè collegando piccole e medie imprese o gruppi di piccole e medie imprese per favorire usi alternativi dei propri rifiuti; tecnologie innovative ed ecosostenibili per la gestione delle coste e elaborazione di un piano per la gestione dei fondali affinché le attività economiche legate alla navigabilità hanno un impatto trascurabile sull’ambiente marino; misure volte a favorire l’abbattimento delle emissioni di inquinanti atmosferici per contribuire ad attuare la direttiva sulla qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento acustico; protezione e ripristino del suolo per prevenirne l’erosione attraverso un miglioramento della qualità dei suoli dei vigneti, in termini di contenuto di sostanza organica e della biodiversità, oppure attraverso la riduzione dell’acqua e della salinizzazione del suolo in ecosistemi delle zone umide agricole; un nuovo approccio per la fabbricazione di pitture mediante l’uso di resine ibride organiche/inorganiche; progettazione di componenti leggeri a bassa purezza di leghe di alluminio e il nuovo eco-magnesio in modo sicuro e pulito; integrazione di EMAS nella legislazione ambientale dell’UE riducendo e semplificando i costi e gli oneri amministrativi delle aziende; sperimentazione di un nuovo modello di produzione di Grana Padano DOP e utilizzo di tutti i prodotti / materiali di scarto generati per promuovere la transizione verso un’economia circolare lungo tutta la catena del valore del settore lattiero-caseario; infine la gestione del traffico e il miglioramento delle infrastrutture coinvolgendo la comunità locale in un sistema di gestione attiva delle scelte di vita.
– Natura & Biodiversitá, 4.8 milioni di euro per 4 progetti che mirano a: reintrodurre la patella sulle coste del Mediterraneo, in particolare della Liguria, e consentire la conservazione della specie; migliorare lo stato di conservazione delle popolazioni di alcune specie bersaglio inserite nella direttiva sugli uccelli tra cui: il magnanina, la tottavilla, l’albanella minore, lo succiacapre europeo, il falco pecchiaiolo; migliorare lo stato di conservazione di diverse specie vegetali di interesse dell’UE, ed elencati nella Direttiva Habitat, con particolare attenzione alle tre specie prioritarie per la conservazione: aquilanus Astragalus, Klasea lycopifolia, e Jacobea vulgaris; preservare e accrescere il patrimonio di biodiversità del Parco del Ticino, intervenendo sulle specie presenti solo in questo luogo, quali lo Storione adriatico e la Moretta tabaccata.
– Comunicazione, Informazione e governance, 5,5 milioni per 6 progetti, che prevedono campagne di informazione volte a: aumentare la consapevolezza della gestione delle eccedenze alimentari e prevenzione dei rifiuti tra i tre attori principali della filiera alimentare: aziende agro-alimentari, rivenditori di generi alimentari e consumatori; aiutare a diffondere la conoscenza e la consapevolezza circa la rete Natura 2000 per le comunità locali creando una rete di volontari; limitare la diffusione e l’impatto delle specie aliene invasive in Italia attraverso la consapevolezza e la partecipazione del pubblico e degli stakeholder chiave per prevenirne la diffusione; identificare le carenze e lo sviluppo di strategie di comunicazione sul rischio di alluvione in aree selezionate delle Alpi; supportare i policy maker degli Stati Membri ad implementare la Direttiva sullo Scambio di quote di Emissioni fornendo le migliori informazioni.
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