La Crisi dell’Europa: Scenario e Prospettive
Il tema delle possibili soluzioni alla Crisi dell’Europa, al centro della prima tappa 2017 (Napoli, Università L’Orientale Palazzo Giusso, 21/03/2017) dei “Martedì di Rivista Europalab” – VI Ciclo di Seminari dell’Associazione Prospettiva Europea, con la partecipazione del prof. Andrea Pierucci, docente di Organizzazione Politica Europea del Centro Studi CeSEC dell’Orientale.
La riflessione di Pierucci parte dall’analisi sulla natura della Crisi che l’Europa sta vivendo: una crisi non solo politica ed economica ma soprattutto culturale e sociale, una crisi di senso di appartenenza alla società che, unitamente alla mancanza di un modello economico sostitutivo delle fallimentari politiche di austerity, spinge alla ricerca di nuove misure adeguate ad affrontare non solo la questione del debito ma soprattutto la questione sociale.
Dalle tante eccellenze nel campo della ricerca non supportate da politiche adeguate alla mancanza di una politica estera comune, la lista delle criticità è davvero lunga e le reazioni incerte e disperse alimentano la crisi culturale e sociale e una perdita dei valori di riferimento, al punto che oggi non si sa di quali valori discutere: basti pensare al valore della solidarietà, messo continuamente in discussione.
E poi c’è la crisi istituzionale, che ha espropriato in tutti i settori il Sistema Europeo dei suoi normali poteri: da quando è iniziata la crisi finanziaria i governi hanno sottratto alle istituzioni europee tutte le decisioni strategiche.
Si tratta ora di ritrovare le strade per recuperare il sistema europeo: gli stati più grandi, Italia, Francia, Spagna e Germania, hanno proposto di rilanciare, per tutte quelle azioni che non possono essere realizzate in un UE a 27, lo strumento della cooperazione rafforzata.
Esso consiste nel prendere le decisioni in ambito ristretto ad alcuni paesi su alcuni settori di cooperazione strutturata, senza coinvolgere necessariamente tutti i membri, ma lasciando la porta aperta a tutti: potrebbe essere il caso ad esempio della politica estera e di difesa comune, impensabile in un Ue a 27, così come sarebbe impensabile in tale sede un dibattito serio sui valori.
Una soluzione potrebbe essere lanciare una cooperazione strutturata in alcuni specifici settori,come ad esempio nelle politiche sociali o nella difesa dei diritti fondamentali. o in materia di ambiente e sviluppo sostenibile.
Per rilanciare il processo europeo è necessario ripristinare un equilibrio tra i 2 pilastri principali: il pilastro istituzionale europeo e il pilastro dei sistemi nazionali e tracciare chiaramente oltre ad una proposta di cooperazione rafforzata strutturata, quali sono le linee politiche fondamentali, stimolando un dibattito sui valori fondanti del sistema europeo.
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