ISTAT: meno libri, ma si legge di più
Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, nel 2020 si è registrata una contrazione dei titoli pubblicati (-2,6% sul 2019) e delle tirature (-7,2%), mentre è rimasto stabile il prezzo medio di copertina. In aumento la distribuzione sui canali on-line.
Sebbene si facciano meno libri, sono in aumento i lettori. Il 41,4% della popolazione di 6 anni e più ha letto almeno un libro nell’ultimo anno, dato in lieve aumento rispetto al 2019 (+3%). Il 73,6% dei lettori legge solo libri cartacei, il 9,4% solo e-book o libri on line mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri. Il 16,6% utilizza più di un supporto per la lettura (libro cartaceo, digitale, audiolibro).
La quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani: ha letto almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionaliil 58,6% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni. C’è da dire che in questa fascia di età i lettori sono diminuiti negli ultimi 10 anni di 6,8 punti percentuali.
Tra uomini e donne continua a persistere un divario rilevante. Nel 2020 la percentuale delle lettrici è del 46,4%, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2019, e quella dei lettori è al 36,1%. Il divario si manifesta dal 1988, anno in cui risultavano lettori il 39,3% delle donne rispetto al 33,7% degli uomini.In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 24 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno). La quota di lettrici scende sotto la media nazionale dopo i 60 anni, mentre per i maschi è sempre inferiore al 50% tranne che per i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.
Ciro Romano
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