Infrastrutture: dall’Europa 1,2 miliardi all’Italia. Esclusi i progetti per il Sud
La ripartizione dei fondi infrastrutturali Ue 2014-2020: priorità ai corridoi ferroviari e agli investimenti per il trasporto di merci
La Commissione Europea ha definito lo scorso 29 giugno la lista dei progetti assegnatari della prima tranche da 13,1 miliardi di euro dei fondi 2014 – 2020 per le infrastrutture CEF (Connecting Europe Facility) di valenza europea.
L’ammontare complessivo delle risorse stanziate è pari a 26 miliardi di euro, da erogare in due tranche. L’Italia ha ottenuto finanziamenti per 1.158 milioni di euro (15 interventi), pari a circa la metà della richiesta avanzata (2,47 miliardi di euro). Solo Germania e Francia hanno ottenuto maggiori risorse.
Gli interventi finanziati sono: il tunnel ferroviario del Brennero, per un impiego di risorse comunitarie pari a 590 milioni di euro; 472 milioni di euro andranno all’alta velocità Torino–Lione; 41 milioni di euro per il potenziamento tecnologico della ferrovia Milano – Chiasso; 13,7 milioni di euro il sistema tecnologico ETRMS sulla linea ferroviaria Genova – Rotterdam; 3,4 milioni di euro all’interporto di Padova per sviluppo tecnologia (gru a portale); 13,1 milioni di euro per studio sulle autostrade del mare; 9,2 milioni di euro per migliorare la navigabilità del fiume Po.
Dai progetti finanziati si nota la totale assenza del meridione e l’esclusione di progetti – quali il terzo valico Genova-Milano – ritenuti non strategici, con una certificazione costi benefici inadeguata.
Le scelte della Commissione Europea, del resto, evidenziano alcuni elementi fondamentali necessari affinché i progetti infrastrutturali possano essere finanziati. Innanzitutto occorre una concreta utilità sociale e dei benefici tangibili, comparabili ai costi da sostenere per la realizzazione delle infrastrutture. In poche parole, stop alle opere inutili, spesso realizzate per mere strategie di rafforzamento politico, ma in contrasto con le esigenze reali del paese e dei territori.
Dai progetti approvati si evince che l’Ue finanzia principalmente i corridoi ferroviari europei. Il trasporto di merci e persone è ritenuto prioritario, soprattutto in un’ottica comunitaria e internazionale. In particolare si mira a migliorare i collegamenti ferroviari tra le città e i principali centri di attività (aeroporti, porti, interporti). I progetti di sviluppo regionale del trasporto ferroviario, in sostanza, rientrano in programmi nazionali che difficilmente troveranno il sostegno comunitario. Il trasporto ferroviario viene ritenuto prioritario e da preferire al modello autostradale.
In generale ad essere finanziati sono tutti i modelli di trasporto alternativi alla gomma, compresa la navigazione dei fiumi.
Per maggiori informazioni consulta il sito CEF programme
(sezione trasporti)
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