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Il coordinamento dei Comunicatori della Cultura (3C) progetta uno scavo nella storia della nostra Neapolis per tirare fuori ancora tanto che manca all’appello.

Lunedì 20 marzo 2023 alle 16.30 preso l’Unione Industriale di Napoli si è tenuta la riunione di 3C  Coordinamento Coordinatori Cultura, presieduta da Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali,  Antonio Parlati, direttore CPT RAI, Titti Marrone Presidente di 3C , Tiuna Notarbartolo  direttore premio Elsa Morante.

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Il dibattito è stato introdotto da Antonio Parlati che ha descritto come sia avvenuto questo incontro di idee e l’interesse della RAI, come Ente di comunicazione, per rendere nota l’iniziativa e gli obiettivi oltre ad essere direttamente partecipe, alle iniziative a seguire. E’, inoltre, già stata conclusa un’intesa verbale che sarà seguita da un atto formale di collaborazione con i vertici della RAI.

Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali, ha fatto un excursus sulla nascita dell’idea di 3C  ricordando come, da un incontro con Parlati sulla storia di Napoli, sia venuto fuori che nel 2025 la Città  compirà i suoi 2500 anni. Sulla nascita della Neapolis se ne dicono tante, fatto più certo è che sia nata nel 475 a.c. Anche questo aspetto storico potrebbe essere, tra le attività che si propone 3C e quindi di  approfondimento e successiva divulgazione.

L’incontro ha due obiettivi fondamentali. Afferma Pecci; “da un lato informare e dall’altro coinvolgere”.

La città ha iniziato a capire la sua vera missione, come grande capitale della cultura intesa in senso più ampio.

Non a caso come Unione dei Comunicatori della Cultura è nata l’idea di questo progetto, questa iniziativa. Pecci afferma che : “La pietra angolare dell’idea è certamente il Museo Archeologico Nazionale, ci siamo incontrati col Direttore dott. Paolo Giulierini, che non solo si è reso disponibile verificando la data di nascita della Neapolis, ma ha accettato di partecipare al progetto sottoscrivendo una convenzione aperta, considerata il nucleo di quello che poi sarà un sistema costruito aggregando i soggetti interessati all’iniziativa culturale e arrivando al 2025 dando risalto alle varie ere di Napoli e cioè a quelle che dal 475 a.c. si sono succedute e accompagnate nel tempo fino ai giorni nostri.

Non si tratta solo di un excursus storico ma l’intento è quello di raccontare anche la storia socio economica della Città in questi 2500 anni e che certamente ci aiuterà a capire meglio la particolarità della nostra Città”.

Pecci continua “.. non si tratta di un fatto campanilistico ma di un sentimento interno che è presente in ogni singolo Napoletano, una sorta di idem sentire….Quindi riproporre anche la storia socio-economica della Città della quale non sempre si parla in modo positivo  e approfondendo anche la diatriba sulla positività o negatività di alcuni sistemi economici che abbiamo avuto nella nostra Città, come quello Borbonico, cercando di chiarirne la portata. Il tutto utilizzando le migliori professionalità e le migliori intelligenze. A questo riguardo abbiamo già ottenuto l’adesione della Federico II che rimane il più importante riferimento accademico Napoletano”.

L’iniziativa di 3C intanto si fa sentire, tanto è che lo stesso Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha contattato il gruppo di 3C per rendersi disponibile a qualsiasi tipo di iniziativa che valorizzi la cultura.

Non è un progetto che vede limiti spaziali o confini ma ha l’ambizione di essere comunicato e fatto conoscere all’esterno delle mura della Città di Napoli e naturalmente anche all’estero dove Napoli incontra sempre più interesse e curiosità.

L’adesione al progetto è aperta a tutti coloro che vogliono collaborare ed hanno un’idea da portare avanti nell’analisi, descrizione e comunicazione dei variegati aspetti della nostra Città e delle fasi di passaggio da un’era all’altra evidenziandone le fasi evolutive ed i personaggi storici che le hanno accompagnate e rese celebri. Ma l’attenzione va anche ad aspetti meno conosciuti solo perché oscurati dall’innumerevole offerta culturale che della nostra Città.

A tempo debito sarà coinvolta anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri per sugellare questa iniziativa.

E’ seguito l’intervento di Titti Marone, scrittrice e giornalista, conoscitrice profonda del contesto sociale e umano Napoletano.

Da ricordare l’intervento di Tiuna Notarbartolo, che riesce sempre a mettere insieme tante menti e ad accogliere gli ospiti sempre con attenzione e calore (..parlando di napoletaneità). Il suo impegno quale direttore del Premio Elsa Morante dura ormai da 38 anni e i consensi acquisiti sono sempre crescenti.

Sono intervenuti, inoltre, Diego Guida, Francesco Bianco, Luciano Carotenuto, e tanti altri.

Napoli ha eccelso nella storia non solo per le scienze umanistiche e letterarie ma anche per quelle scientifiche mediche e culinarie.

Le idee ed i progetti sono tanti e anche l’entusiasmo per prepararci al grande evento che festeggerà la nascita di tutti i Napoletani.

Lisa Muto

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