Gli italiani tagliano su turismo e cultura
In una nota di Confcommercio, realizzata analizzando i dati del mese di marzo di Radar Swg e dall’Osservatorio di Confturismo, emerge la contrazione delle spese da parte degli italiani. In particolare i settori più colpiti dal rallentamento risultano quello della cultura e del turismo.
La filiera turistica continua a mostrare dati lontani dal 2019, quando si contavano circa 60 milioni di arrivi e 160 milioni di presenze in Italia. Sono oltre 22 milioni in meno i viaggi degli italiani all’estero, a conferma della crisi vissuta dal settore condizionato prima dal covid e oggi dall’instabilità della guerra tra Russia e Ucraina e conseguente caro energia. Per questo le prospettive sono ancora meno incoraggianti: tra i primi consumi tagliati ci sono, infatti, la ristorazione, le vacanze e la cultura, tutti casi in cui almeno il 60% degli intervistati dichiara di aver modificato le proprie abitudini di acquisto.
Lisa Muto
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