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Giovani, lavoro e Z.E.S. unica Mezzogiorno: le novità per il Sud Italia contenute nel Decreto Coesione

decreto-coesionedi Francesco Saverio Zurino *.

L’approvazione del Decreto Coesione rappresenta una leva importante per il rilancio economico e sociale del Sud Italia. Attraverso misure mirate a favorire lo sviluppo infrastrutturale, l’occupazione e l’innovazione, il governo intende colmare il divario tra il Nord e il Sud del Paese.
Questo articolo si concentrerà sinteticamente sulle principali novità del Decreto legate al mondo del lavoro ed in particolare agli Incentivi per le imprese che intendo assumere giovani e/o disoccupati di lunga durata. Queste misure intendono creare un ambiente lavorativo più dinamico e inclusivo, riducendo il tasso di disoccupazione che affligge storicamente il Mezzogiorno.

Sono tre i principali Bonus introdotti dal nuovo Decreto:
Bonus Giovani
I  giovani fino ai 35 anni, che non abbiano mai avuto contratti a tempo indeterminato, possono essere assunti con uno sgravio contribuivo totale dal 1 settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025 e/o comunque nel limite di  650 euro mensili per due anni nelle Regioni Meridionali (500 euro nel resto d’Italia);
Bonus Donne
Per le lavoratrici svantaggiate del Mezzogiorno(disoccupate da almeno sei mesi), lo sgravio contributivo è sempre totale, con esonero fino a 650 euro mensili per 24 mesi, applicabile alle assunzioni dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025;
Bonus ZES – Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno (Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia,  Calabria e Sardegna)
La misura prevede l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali nel limite massimo di 650 euro su base mensile per ciascun dipendente assunto quale lavoratore subordinato (no dirigenti), a tempo indeterminato, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025. L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti e inoltre, il dipendente deve:
a) aver compiuto 35 anni di età;
b) essere disoccupato da almeno 24 mesi;
c) essere assunto presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.

Questi Bonus sono previsti anche per assunzioni Part- time con una riparametrazione del bonus.
Le modalità attuative dell’esonero, la cui gestione e monitoraggio della spesa è affidata all’INPS, saranno definite con un successivo decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Occorrerà attendere inoltre l’autorizzazione della Commissione Europea.
È fondamentale per le PMI cogliere queste opportunità: restano fermi i principi generali di fruibilità degli incentivi tra cui la regolarità contributiva delle aziende e il mancato esaurimento delle risorse disponibili.

* Dott. Francesco Saverio Zurino. Laureato presso Università di Pisa in Comunicazione d’Impresa, indirizzo Risorse Umane; Consulente Risorse Umane specializzato in Selezione, Gestione e Somministrazione di Personale

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