Commissione Europea: 330 milioni per gli agricoltori europei
Adottato un pacchetto di sostegno eccezionale per contrastare le difficoltà del settore agricolo
Le avversità meteorologiche di questa primavera – siccità, scarsità di precipitazioni o precipitazioni eccessive – hanno pesantemente condizionato il settore agricolo, comportando ritardi nella fioritura, semine tardive, aumento del rischio di infestazione o ridotta disponibilità idrica fino alla completa distruzione del raccolto nel caso degli eventi più gravi. A questo si aggiungono le problematiche geopolitiche, con la guerra della Russia in Ucraina che ha provocato una crescita dei costi, ancora oggi al di sopra della media nonostante un rallentamento. Tutto ciò espone numerosi agricoltori a continue pressioni finanziarie e difficoltà di liquidità.
In tale contesto, la Commissione ha adottato un pacchetto di sostegno straordinario di 330 milioni di EUR presentato il 23 giugno 2023. A beneficiarne saranno gli agricoltori dell’UE di Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia , Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia e Svezia, mentre gli agricoltori di Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia riceveranno un aiuto separato di 100 milioni di euro per far fronte squilibri di mercato. Tutti i paesi possono integrare questo sostegno dell’UE fino al 200% con fondi nazionali. Diverse altre misure, compresa la possibilità di pagamenti anticipati più elevati, dovrebbero sostenere gli agricoltori colpiti da eventi climatici avversi.
Lo scenario macroeconomico generale dell’Ue appare particolarmente pesante per il settore visti gli squilibri e le incertezze che presenta. Sul fronte inflazione si prevede che nell’area euro questa raggiungerà il 5,4% nell’anno corrente, con l’inflazione alimentare che contribuirà al 39% dell’aumento complessivo dei prezzi al consumo. Ciò ha una ricaduta sulle decisioni di acquisto dei consumatori, con una crescita dei marchi di rivenditori e prodotti più economici, modificando anche le abitudini di consumo (ad esempio con la preferenza del pollame sulla carne di manzo). I latticini, l’ortofrutta fresca ei prodotti biologici continuano a risentire della debolezza della domanda. Particolarmente difficile anche per il settore vitivinicolo con calo dei consumi di vino, in particolare di vini rossi e rosati, e minori esportazioni rispetto a un livello storico raggiunto negli ultimi due anni. Per questo motivo la Commissione ha recentemente autorizzato il finanziamento della distillazione di crisi per sostenere i produttori di vino dell’UE.
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