Cda CDP: da €6,5mld a €15 mld le risorse a favore dell’Export
In una nota della Cassa depositi e prestiti è stato annunciato che il Consiglio di amministrazione della società, riunitosi lo scorso mese di febbraio sotto la presidenza di Franco Bassanini, ha approvato una serie di misure che rafforzano sensibilmente l’impegno di CDP a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Grazie agli interventi già attivati negli ultimi anni da Cassa, l’Italia si è avvicinata ai Paesi europei più all’avanguardia in termini di incidenza del supporto all’export. Esistono, tuttavia, significative opportunità di ampliamento che, con le misure adottate, verranno colte: vengono infatti aumentate significativamente le risorse dedicate al settore da CDP, dai 6,5 miliardi di euro attuali a 15 miliardi di euro (+130%).
Le nuove modalità operative – che prendono origine dalla Legge di Stabilità 2014 e sono state attivate da un Decreto ministeriale MEF del 12 febbraio 2015 – prevedono anzitutto che CDP possa operare, oltre che con la garanzia della controllata SACE, anche con quella di:
•altre agenzie di credito all’esportazione (ECA) come ad esempio la francese Coface, la tedesca Euler Hermes e l’austriaca OeKB;
•banche di sviluppo nazionali, come la tedesca KfW, la francese CDC e la spagnola ICO;
•enti finanziari costituiti da accordi internazionali, come il Gruppo Banca Mondiale, Banca europea per lo sviluppo e la ricostruzione, la Banca di Sviluppo interamericana e la BEI.
Inoltre, a seconda dell’importo delle operazioni:
•fino a 25 milioni di euro: CDP interverrà fornendo al sistema bancario la provvista necessaria per il finanziamento delle operazioni di esportazione e internazionalizzazione, sia sulla nuova operatività del sistema export banca che attraverso il Plafond Esportazione. Per quest’ultimo, il Consiglio di Amministrazione ha raddoppiato la dotazione a 1 miliardo di euro e ne ha esteso le finalità originarie, dal solo post-financing delle lettere di credito al finanziamento di ogni tipologia di operazione di esportazione;
•oltre 25 milioni di euro: CDP potrà intervenire direttamente nelle operazioni in favore delle imprese, in co-finanziamento con il sistema bancario o coprendo interamente il fabbisogno di finanziamento, qualora l’operazione non raccolga l’adesione delle banche.
“L’adeguamento della normativa e gli strumenti che queste nuove misure rendono possibili consentono a CDP di moltiplicare il suo impegno sul fronte del sostegno all’export e all’internazionalizzazione delle imprese italiane, vale a dire sul terreno nel quale si giocano le prospettive di ripresa dell’economia italiana”, ha commentato l’Amministratore delegato di CDP, Giovanni Gorno Tempini.
“Il Cda di CDP – ha aggiunto il Presidente Bassanini – ha così immediatamente accolto la sollecitazione del Governo a più che raddoppiare le risorse necessarie per sostenere lo sforzo delle imprese italiane che, nonostante molti handicap aggravati dalla crisi, competono con successo sui mercati mondiali. Se, come ha detto a Parigi il Presidente Renzi, il temporale sta passando e vediamo i primi segni dell’arcobaleno, CDP farà ora tutto quello che può per orientare al bello stabile il termometro della nostra economia”.
Le novità verranno presentate al mercato attraverso – tra gli altri – apposite linee guida e un programma di incontri con aziende, associazioni imprenditoriali, primari operatori nazionali e internazionali nel settore.
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