Campania 2020, il piano per ripartire. Presentato il nuovo POR Campania FESR di 4,1 miliardi di euro
De Luca punta tutto sull’agroalimentare per rilanciare una delle regioni più arretrate dell’Ue
Ultima ad arrivare tra le regioni italiane, la Campania cerca di mettersi al passo dopo un lungo confronto con la Commissione Europea, che ha portato all’approvazione del piano solo lo scorso 1 dicembre.
523 pagine per riassumere il contributo campano al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 fissati dalla Commissione Europea, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il budget disponibile è pari a 4,1 miliardi di euro, che crescerà con le risorse nazionali e regionali. Ma una parte di questo è già vincolato dalla cattiva gestione passata. I vecchi progetti non portati a compimento o non realizzati di portata superiore ai 5 milioni di euro, infatti, ricadranno nella nuova programmazione. Si tratta di circa mezzo miliardo di euro per opere urbanistiche da realizzare nei Comuni e 1,3 miliardi assegnati ai cosiddetti ‘grandi progetti’ (metro regionale, porto di Napoli, fondi per il centro storico di Napoli Unesco, fiume Sarno).
LE PRIORITÀ DEL NUOVO POR – Le quattro direttrici del nuovo piano di impiego dei fondi europei sono innovazione, ambiente, trasporti e beni culturali, con particolare attenzione alla ricerca nel campo dell’agroalimentare.
La cifra complessiva a disposizione della Campania è di 5 miliardi che andranno distribuiti in 10 assi. L’obiettivo di De Luca è di immettere risorse tali nel “circuito economico da portare a una rivoluzione e a una grande sfida per la riqualificazione di intere zone della regione a partire dal litorale domizio alla Terra dei Fuochi, dall’area Nord alle fasce costiere”.
Tra i 10 assi di spesa del nuovo Por Fers ci sono quello della energia sostenibile (previsti investimenti per 616,5 milioni) e l’asse ricerca e innovazione (514,760 mln). Una cifra significativa, di 996.652.788 euro (di cui oltre 747 milioni di finanziamenti europei e 249 di cofinanziamento nazionale) saranno assegnati alla Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale.
UNA NUOVA STAGIONE – Per non ripetere gli errori commessi in passato, con fondi non spesi o impiegati in modo scorretto al punto da spingere la Commissione europea a richiederne una parziale restituzione (leggi Ue chiede 300 milioni di euro alla Campania), la nuova giunta regionale ha annunciato controlli rigorosi sulle fasi di realizzazione dei progetti che beneficiano di risorse europee e verifiche sui Comuni tali da procedere con revoche e, in caso di inadempienza, sostituirsi a loro nell’esecuzione.
“Una delle novità di questo Por – ha detto Vincenzo De Luca in occasione della presentazione tenutasi a Villa Pignatelli – sarà il controllo rigoroso sulla realizzazione delle opere se le amministrazioni non si dimostrano efficienti revocheremo i finanziamenti e ci sostituiremo come Regione Campania”. Per ogni opera da realizzare sarà individuato un referente regionale cui spetterà il compito di vigilare sul rispetto del cronoprogramma.
POR CAMPANIA – dotazione 4.113.545.843 € per investimenti in infrastrutture a supporto dell’Innovazione, a tutela dell’Ambiente, per migliorare il sistema dei Trasporti, promuovere il Patrimonio Culturale e potenziare l’offerta turistica della Campania
La Campania ha delineato la propria strategia regionale in tre linee di intervento:
Campania Innovativa: sviluppo dell’innovazione con azioni di rafforzamento del sistema pubblico/privato di ricerca e sostegno della competitività attraverso il superamento dei fattori critici dello sviluppo imprenditoriale;
Campania Verde: cambiamento dei sistemi energetico, agricolo, dei trasporti e delle attività marittime, oltre ad un diverso assetto paesaggistico sia in termini di rivalutazione sia in termini di cura;
Campania Solidale: costituzione di un sistema di welfare orientato all’inclusione e alla partecipazione, innalzando il livello della qualità della vita attraverso il riordino e la riorganizzazione del sistema sanitario, lo sviluppo e la promozione dei servizi alla persona, le azioni che promuovono l’occupazione, l’inclusione sociale e il livello di istruzione.
Tali linee strategiche saranno realizzate in coerenza con specifiche esigenze programmatiche:
1. Attuare la Smart Specialization Strategy (RIS 3 Campania), strategia regionale di ricerca e innovazione basata sul concetto di specializzazione intelligente, e rendere coerente il Programma operativo agli obiettivi di Europa 2020;
2. Migliorare la qualità della vita ed il benessere della popolazione e valorizzare le linee di specializzazione delle aree urbane e contrastare i fenomeni di spopolamento delle aree interne attraverso le due Strategie Territoriali Trasversali: Strategia Sviluppo Urbano, Strategia Aree Interne (DGR 600/2014);
3. Assicurare il completamento dei Grandi Progetti e la prosecuzione delle azioni programmate in coerenza tematica con le priorità del ciclo 2014-2020, che prevedono interventi legati allo sviluppo produttivo, allo sviluppo urbano, al risanamento ambientale e al rafforzamento dei trasporti regionali.
Il POR FESR CAMPANIA 2014-20 è strutturato in 11 assi:
Innovazione e sostegno alla competitività
Asse 1 – Ricerca e Innovazione
Asse 2 – ICT e Agenda Digitale
Asse 3 – Competitività del sistema produttivo
Ambiente, patrimonio culturale e trasporti
Asse 4 – Energia sostenibile
Asse 5 – Prevenzione rischi naturali e antropici
Asse 6 – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale
Asse 7 – Trasporti
Welfare
Asse 8 – Inclusione Sociale
Asse 9 – Infrastrutture per il sistema regionale dell’istruzione
Sviluppo Urbano Sostenibile
Asse 10 – Sviluppo Urbano Sostenibile
Assistenza Tecnica
Asse 11 – Assistenza Tecnica
Le procedure e i meccanismi di attuazione del POR Campania FESR 2014-2020 discendono principalmente dagli obblighi individuati dal Regolamento(CE) n. 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE.Per garantire l’efficacia e il corretto conseguimento delle tre linee di interventoprioritarie e degli undici obiettivi tematici individuati in armonia con la strategia Europa 2020, nonché per il corretto funzionamento del Sistema di Gestione e Controllo, il PO FESR della Regione Campania prevede la seguente struttura organizzativa:
Autorità di Gestione è responsabile della gestione e attuazione del POR Campania FESR 2014-2020 conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e finanziaria. Le funzioni sono attribuite alla Direzione Generale Autorità Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Autorità di Certificazione è responsabile della corretta certificazione delle spese erogate a valere sui fondi comunitari/statali per l’attuazione del P.O. Le funzioni sono attribuite all’Unità Operativa Dirigenziale (UOD) Tesoreria, bilanci di cassa e autorità di certificazione dei fondi strutturali.
Autorità di Audit garantisce il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo del Programma Operativo.
Le sue funzioni sono attribuite alla Direzione Generale Autorità di Audit e svolge le sue attività in posizione di indipendenza funzionale, di giudizio e di valutazione.
I diversi Dipartimenti e Direzioni generali sono invece competenti per materia ad attuare le operazioni. Si tratta, in particolare, dei dirigenti designati quali Responsabili che, con il coordinamento dell’Autorità di Gestione, sono responsabili della gestione ed attuazione delle operazioni afferenti agli Obiettivi/Azioni e svolgono, oltre alle verifiche ordinarie di competenza, le funzioni proprie del Responsabile del Procedimento.
Il PO FESR della Regione Campania individua, poi, una serie di strutture aventi un ruolo nelle attività di avvio, esecuzione, sorveglianza e valutazione del programma:
Ufficio Programmazione Unitaria con funzione di presidio dell’unitarietà della programmazione.
Gruppo di Programmazione con il compito di provvedere alla redazione dei documenti di programmazione sulla base degli indirizzi europei, nazionali e regionali in materia.
Partenariato Economico e Sociale costituito dalle parti sociali, dai soggetti economici ed istituzionali presenti sul territorio.
Nucleo Regionale di Valutazione e verifica degli Investimenti Pubblici (NRVVIP) di cui alla L. n. 144/99, struttura tecnica di supporto alle attività di programmazione e di valutazione svolte istituzionalmente.
Autorità Ambientale che, coerentemente con gli orientamenti strategici comunitari, i regolamenti europei e i documenti di indirizzo nazionali e regionali, persegue l’orientamento allo sviluppo sostenibile della politica regionale durante il periodo di programmazione 2014-2020.
Direzione generale per le politiche sociali, le politiche culturali, le pari opportunità e il tempo libero che definisce e attua le politiche di genere attraverso la diffusione delle condizioni di parità e della cultura delle pari opportunità sul territorio regionale.
La descrizione della struttura organizzativa, la definizione delle funzioni degli organismi coinvolti nella gestione e nel controllo e la ripartizione delle funzioni all’interno di ciascun organismo, nonché le procedure atte a garantire la correttezza e la regolarità delle spese dichiarate nell’ambito del Programma Operativo vengono distintamente descritte in un Sistema di Gestione e Controllo (Si.Ge.Co.)
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