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Benedetto XVI, l’Europa, la Turchia…

Benedetto XVIL’Europa è un continente culturale e non geografico. È la sua cultura che le dona una identità comune. Le radici che hanno formato e permesso la formazione di questo continente sono quelle del cristianesimo. […] In questo senso, la Turchia ha sempre rappresentato nel corso della storia un altro continente, in permanente contrasto con l’Europa. Ci sono state le guerre con l’impero bizantino, la caduta di Costantinopoli, le guerre balcaniche e la minaccia per Vienna e l’Austria.
Penso quindi questo: sarebbe un errore identificare i due continenti. Significherebbe una perdita di ricchezza la scomparsa della cultura in favore dei benefici in campo economico. La Turchia, che si considera uno stato laico, ma fondato sull’Islam, potrebbe tentare di dar vita a un continente culturale con alcuni paesi arabi vicini e divenire così la protagonista di una cultura che possieda la propria identità, ma che sia in comunione con i grandi valori umanisti che noi tutti dovremmo
riconoscere. Questa idea non si oppone a forme di associazione e di collaborazione stretta e amichevole con l’Europa e permetterebbe il sorgere di una forza comune che si opponga a qualsiasi forma di fondamentalismo”.
Joseph Ratzinger a “Le Figaro Magazine” del 13 agosto 2004, intervistato da Sophie de Ravinel

“Storicamente e culturalmente la Turchia ha poco da spartire con l’Europa: perciò sarebbe un errore grande inglobarla nell’Unione Europea. Meglio sarebbe se la Turchia facesse da ponte tra Europa e mondo arabo oppure formasse un suo continente culturale insieme con esso. L’Europa non è un concetto geografico, ma culturale, formatosi in un percorso storico anche conflittuale imperniato sulla fede cristiana, ed è un fatto che l’impero ottomano è sempre stato in contrapposizione con l’Europa. Anche se Kemal Atatürk negli anni Venti ha costruito una Turchia laica, essa resta il nucleo dell’antico impero ottomano, ha un fondamento islamico e quindi è molto diversa dall’Europa che pure è un insieme di stati laici ma con fondamento cristiano, anche se oggi sembrano ingiustificatamente negarlo. Perciò l’ingresso della Turchia nell’UE sarebbe antistorico”.
Joseph Ratzinger in un discorso del 18 settembre 2004 agli operatori pastorali della diocesi di Velletri, discorso riportato dal quotidiano cattolico di Lugano, in Svizzera, “Il Giornale del Popolo”

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