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Bce: Rischi su target deficit Italia

ECB announces surprise rate cut to historic low to spur growthLo indica l’istituto nel suo bollettino sui conti del 2014
«Restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto». A lanciare l’allarme è la Banca Centrale Europea nel bollettino mensile di settembre, suggerendo «un ulteriore consolidamento del bilancio per essere in linea con il Patto di Stabilità».

TARGET A RISCHIO – I target di bilancio del governo italiano sono a rischio. Per l’Eurotower « gli ultimi dati macro a disposizione mostrano una perdita di vigore dell’espansione congiunturale dell’Eurozona, mentre per l’Italia sarà importante che rafforzi ulteriormente la posizione di politica fiscale così da adempiere alle norme del Patto di stabilità e di crescita, in particolare per quanto riguarda la riduzione del rapporto debito pubblico/Pil».

CRESCITA IN FRENATA – Ma la situazione, in tutta Europa, non è rosea. Dopo quattro trimestri in moderata espansione, il Pil reale dell’Eurozona è rimasto invariato nel secondo trimestre di quest’anno: «anche se in parte questo riflette fattori straordinari, nondimeno il risultato è stato peggiore delle attese». Per quanto riguarda il terzo trimestre, «le indagini congiunturali disponibili a tutto agosto indicano un rallentamento nello slancio ciclico, pur rimanendo il quadro coerente con quello di una modesta espansione». La domanda interna dovrebbe continuare a beneficiare della gamma di misure di politica monetaria messe in campo, del miglioramento delle condizioni finanziarie, dei progressi a livello di risanamento fiscale e di riforme, e del calo dei prezzi dell’energia che sostiene i redditi reali”. Inoltre, la domanda all’export «dovrebbe trovare sostegno nella ripresa globale».

Tuttavia, segnala la Bce, «la ripresa continuerà a essere limitata dall’alto livello di disoccupazione, dall’ampio volume di capacità non utilizzate, dall’andamento sempre negativo dei prestiti al settore privato e dai necessari aggiustamenti di bilanci condotti dal settore pubblico e da quello privato». I rischi prevalenti su questo scenario «continuano a essere di un possibile peggioramento».

LA STRADA DA SEGUIRE PER LA BCE – Il consiglio direttivo della Bce ribadisce l’impegno unanime a ricorrere a «ulteriori strumenti non convenzionali nell’ambito del proprio mandato (…) per contrastare ancora i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione».

In particolare si dovrà «procedere in linea con il Patto di stabilità e crescita che ha l’effetto di ancorare la fiducia; la flessibilità consentita nell’ambito delle regole permette di far fronte agli oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali, nonché di sostenere la domanda. Vi è inoltre il margine per realizzare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita. La piena e coerente applicazione dell’attuale quadro di sorveglianza macroeconomica e dei conti pubblici dell’area è indispensabile per ridurre gli elevati rapporti debito-Pil, aumentare la crescita potenziale e rafforzare la capacità di tenuta dell’area agli shock».

IL RICHIAMO ALL’ITALIA – La Banca centrale europea richiama i Paesi dell’area euro più in difficoltà – tra cui l’Italia, unica economia del G7 in recessione – a non rendere vani i progressi «conseguiti nel riequilibrio dei conti pubblici».

Per l’Italia i fari sono puntati sui conti pubblici: «Restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto. Per questo occorre un ulteriore consolidamento del bilancio per essere in linea con il Patto di Stabilità».

 

Scarica – Bollettino Bce mese di settembre

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