Brexit Paper 2024, per decifrare il futuro dell’economia italiana
Post di Mario Angiolillo, Direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute, pubblicato su Econopoly il 12 dicembre 2024.
Nel panorama internazionale del 2024, segnato da importanti appuntamenti elettorali in Europa, Regno Unito e Stati Uniti, le prospettive economiche per l’Italia si trovano al centro del dibattito. A offrire un’analisi approfondita di questo scenario è stato il convegno organizzato il 26 novembre a Milano da The Smart Institute in collaborazione con The Mill. Un evento ricco di spunti, volto a esplorare le implicazioni economiche di un contesto geopolitico in continua evoluzione e a fornire strumenti di analisi utili alle aziende italiane per affrontare le sfide del futuro.
Un Convegno per Guardare Oltre le Elezioni
L’incontro si è aperto con gli interventi di Pasquale Merella, presidente di The Smart Institute, e Roberto Cociancich, presidente di The Mill. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di analizzare le conseguenze dei cambiamenti politici internazionali sugli equilibri geo-economici, con un occhio particolare alle opportunità per l’economia italiana. Punto centrale dell’evento è stata la presentazione della terza edizione del Brexit Paper 2024, uno studio che esamina lo stato attuale delle relazioni economiche tra Italia e Regno Unito, collocandolo nel più ampio contesto europeo e transatlantico.
Il Brexit Paper: Una Bussola per il Post-Brexit
Realizzato da Mario Angiolillo, Stefano Riela, entrambi Senior Fellows di The Smart Institute, a cui ha collaborato anche Giovanna Bruno, il Brexit Paper 2024 si conferma una risorsa preziosa per comprendere le dinamiche commerciali tra Italia e Regno Unito dopo la Brexit. Tra i temi trattati, spiccano le relazioni con i principali partner europei (Francia, Germania e Spagna) e il rafforzamento dei legami economici con gli Stati Uniti.
Crescita del Commercio Bilaterale
I dati evidenziati nel report mostrano un incremento significativo degli scambi commerciali tra Italia e Regno Unito tra il 2015 e il 2023. Il valore totale di importazioni ed esportazioni ha seguito un trend positivo, portando il surplus commerciale italiano a crescere da 22,4 a 26,1 miliardi di euro. Trend analogo anche per Spagna e Francia, mentre per la Germania il dato 2023 è inferiore a quello del 2015. Questo dato positivo si riflette anche negli Investimenti Diretti Esteri (IDE): dal 2015 al 2022, gli investimenti italiani nel Regno Unito sono aumentati del 41,7%. Tuttavia, la quantità complessiva degli IDE italiani rimane inferiore rispetto a Paesi come Francia, Germania e Spagna, evidenziando un margine di miglioramento per il nostro Paese.
Turismo e Servizi: Un Recupero Progressivo
Il commercio di servizi con il Regno Unito, che risente anche del calo dei servizi turistici nel periodo caratterizzato dalle restrizioni per il Covid-19, vede solo il dato relativo alla Germania superare i livelli del 2015, mentre per Italia, Francia e Spagna è inferiore.
Relazioni Transatlantiche: Italia e Stati Uniti
Le relazioni economiche tra Italia e Stati Uniti hanno rappresentato un altro tema cardine del convegno. I dati mostrano una crescente rilevanza del commercio italiano verso gli USA, che nel 2023 ha rappresentato il 32% del totale del commercio extra-UE. Questo dato conferma gli Stati Uniti come uno dei principali partner commerciali del nostro Paese. L’analisi ha anche sottolineato l’importanza delle aziende italiane operative sul mercato statunitense e la necessità di attrarre maggiori investimenti dagli USA verso l’Italia, rafforzando ulteriormente un legame economico già consolidato.
Prospettive Economiche in Evoluzione
Un momento particolarmente stimolante è stata la tavola rotonda moderata da Laura Lamarra, giornalista e Ceo di Laurus Project, con la partecipazione di Simone Crolla, consigliere delegato della Camera di Commercio Americana in Italia, e Steven Sprague, presidente della Camera di Commercio Britannica in Italia.
Durante il dibattito, è emersa l’importanza di mantenere solide relazioni economiche transatlantiche e con il Regno Unito, nonostante le nuove sfide rappresentate dalle politiche del Presidente USA Donald Trump e del Primo Ministro britannico Keir Starmer. Quest’ultimo, ad esempio, ha avviato un dialogo strategico con la Cina, bilanciando le tensioni su questioni politiche con la necessità di rafforzare i legami commerciali.
Conclusioni: Il Futuro dell’Economia Italiana
Il convegno ha messo in evidenza le opportunità e le sfide che attendono l’Italia in un contesto globale sempre più complesso. Grazie a iniziative come il Brexit Paper, le aziende italiane dispongono di strumenti fondamentali per orientarsi in un panorama economico in continua evoluzione. L’appuntamento si chiude con la promessa di continuare il lavoro di analisi e approfondimento, confermando l’importanza del dialogo tra imprese, istituzioni e think tank per costruire un futuro di crescita sostenibile e collaborazione internazionale.
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