Progetto ANSENUM: il Sabato del Vico in degustazione nell’ambito del ‘Pizza a Vico’ 2022
Articolo di Francesco Pascuzzo
“Antichi semi, nuovi mercati”. Questo in breve è il significato dell’acronimo ANSENUM con cui è stato battezzato l’ambizioso progetto rientrante nei progetti di filiera per lo sviluppo rurale nell’ambito della PAC e della programmazione europea 2014-2020.
A Vico Equense, grazie all’azione congiunta di Pro Loco e Città di Vico – che oggi festeggia i suoi 20 anni dal titolo – grazie ai finanziamenti regionali da fondi POR/FESR nel 2019 venne avviata questa originale iniziativa di cooperazione fra i principali attori locali partecipanti in modi diversi allo sviluppo del territorio.
Antiche colture delle colline vicane riscoperte assieme ai loro produttori stessi, rilanciate, valorizzate, comunicate al pubblico. Negli anni sono state coinvolte le scuole, in particolare per quanto riguarda la riscoperta dell’uva detta “di sabato” per la sua maturazione tardiva, da cui viene prodotto un antico vino rosso oggi presente in pochissime realtà aziendali.
L’obiettivo originario del progetto era l’ottenimento della De.Co. per l’uva sabato, ovvero la Denominazione Comunale di Origine.
Tale uva, purtroppo, non è al momento classificabile come tale né tanto meno come Igt, essendo allo stato attuale il Sabato un vino da tavola. Altrettanto, non è facilmente adoperabile come vinaggio in purezza, almeno secondo il principale produttore vicano di tale vino, l’azienda agricola Abbazia di Crapolla.
Con l’occasione della ripartenza di un evento molto atteso quale la manifestazione ‘Pizza a Vico’ il 2022 rappresenta la base per la ripartenza e per la messa in moto di un lungo processo che ha per ambizione proprio il marchio De.Co. per la pizza vicana al metro – obiettivo per il quale è a lavoro da qualche settimana una apposita commissione comunale fatta di esperti del settore ed amministratori locali.
Esiste un Registro ad hoc delle De.Co. in cui vengono raccolti ed iscritti tutti i prodotti segnalati in base alla documentata tipicità agroalimentare indicativa di un dato Comune.
Vico Equense è ufficialmente zona di vitigni molto antichi e col tempo dimenticati, per vini prodotti in piccole quantità dai contadini locali e non destinati al commercio, soprattutto i rossi, cui appartiene il vino Sabato preso in considerazione dal Progetto Ansenum.
Il progetto ha purtroppo subito una brusca battuta d’arresto a causa della crisi pandemica, dopo una partenza sprint nell’autunno 2019 che aveva visto l’avvio di varie iniziative di collaborazione fra mondo dell’impresa, scuola ed università.
Durante le prime esperienze di dialogo e di coinvolgimento delle scuole locali, il progetto Ansenum ha attuato in parte una delle azioni di base del programma, mirante a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura mediante la reintroduzione di vecchi ecotipi in modo tale da tutelare la biodiversità presente tuttora nel territorio rientrante nel Parco Regionale dei Monti Lattari (quest’ultimo partner fondamentale del progetto).
L’associazione turistica ATS Pro Loco Vico Equense, in qualità di capofila del progetto, ha stabilito tra gli obiettivi principali del progetto l’aumento della consapevolezza nei consumatori sul valore dell’utilizzo di ecotipi locali per la loro sostenibilità. Ciò in linea generale per tutti i prodotti agricoli oggetto del crono programma alla base del progetto.
Nello specifico, quanto al vino di Sabato ad esempio, Ansenum si prefiggeva l’obiettivo della georeferenziazione e mappatura dei prodotti d’eccellenza dei Lattari ma appartenenti al passato, da riscoprire e valorizzare per ottenere dei risultati in termini concreti.
Nell’autunno 2019, peraltro, alla vigilia della pandemia, è stata sperimentata in cooperazione con la Scuola Superiore I.T.S. Vitruvio di Castellammare di Stabia una prima forma di vendemmia didattica con raccolta, spremitura e spumantizzazione del rosso di Sabato presso l’azienda vicana Abbazia di Crapolla, in collaborazione con il Dipartimento di Agraria della Federico II di Napoli.
L’esperienza della vendemmia di uve sabato si colloca nel mezzo di un percorso, al centro di un progetto rientrante nella Tipologia 16.5.1. del P.S.R. Campania 2014-2020 rubricato “Azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici, l’adattamento ad essi e per pratiche ambientali in corso” evidenziando tale dicitura la sua aspirazione originaria ad instaurare un processo ampio di ripartenza dall’agricoltura ma trasversale fra ambiente, salute e cambiamento climatico in funzione di sviluppo ecosostenibile.
Vico Equense dovrà essere insomma il territorio nodale della ripartenza nella cultura del vino sabato: un rosso dall’aroma molto forte e spesso prodotto in blend con altri vitigni tipicamente campani, quali aglianico, sciascinoso o piedirosso, vinoso e difficile da produrre in purezza.
Proprio in conclusione della kermesse ‘Pizza a Vico’ il 4 ottobre scorso, si è tenuto a Vico Equense il workshop dal titolo ‘Sabato di pizza’ nel quale oltre a sottolineare i benefici dell’abbinamento fra pizza e vino rosso, è stato possibile apprezzare in fase di tasting due esempi di vino Sabato: quello già noto e prodotto dall’azienda Abbazia di Crapolla, assieme a quello di nuovissima creazione e recentissimo imbottigliamento che è appunto il ‘Sabato del Vico’ – prodotto finale del progetto ANSENUM, servito fresco e dalla gradevolissima percentuale alcolica di solo 12,5%.
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