Irpinian Art Gallery
Articolo di Viviana Miele sul progetto da lei promosso e curato per dare visibilità ad artisti e opere incentrate sulla valorizzazione dei territori dell’Irpinia.
Sono una creativa. Amo il teatro, la musica, la danza, le arti figurative e i linguaggi multimediali. Ho vissuto a Bologna, Avignone, Parigi, Napoli, Milano.
Sono convinta che l’arte contemporanea con la sua capacità di sprigionare energie creative sia uno strumento indispensabile alla crescita e alla rinascita.
Madre Nostra è il primo passo verso la nascita di una mia galleria d’arte contemporanea permanente, per la quale ho scelto il mio paese d’origine, Lioni, in Alta Irpinia, in provincia di Avellino.
Si tratta di una mostra-performance multimediale che cerca di discostarsi da un’installazione classica museale. In qualità di curatrice ho stimolato gli artisti partecipanti a riflettere sul tema della terra-madre, intesa come luogo ancestrale in cui si compie il rito della creazione e ri-creazione della vita e, con essa, dell’arte.
Ho avvertito la necessità di partire dall’esistente, dare voce e spazio alle persone presenti sul territorio. Ispirandosi all’antico culto della Mefite nella valle d’Ansanto gli artisti hanno utilizzato linguaggi diversi, spaziando tra tutte le possibilità delle arti visive, compresi quelli più innovativi: quadri, maschere, totem, sculture, installazioni, fotografie e video.
La Mefite è sempre stata vissuta come un luogo pericoloso, spettrale. C’era la necessità di descriverla sotto un altro punto di vista, come luogo dell’anima, come paesaggio capace di stimolare la meditazione, su cui si sono cimentati alcuni artisti peraltro già sensibili al tema. E’ il caso di Franca Molinaro, Alessandro Norelli, Raffaele Bertolini, Melania Storti, Nicola Guarino, Francesco Caloia, Benito Vertullo, ma anche Antonio Restaino, Emidio De Rogatis, Luciano Luciani, lelloacanforapetrosino, Michele Prudente, Davide Aufiero.
La mia formazione di attrice mi porta costantemente a ricercare l’interazione con il pubblico. All’ingresso c’è un rito di iniziazione con l’argilla della Mefite e un bastoncino di lavanda. La prima sala ospita il grosso delle opere mentre nella seconda sala trova spazio l’allestimento multimediale.
Nel percorso iniziatico è presente anche uno shooting fotografico che mi ritrae nelle vesti di una donna sciamana nella Valle d’Ansanto: è frutto di un tour condotto con molta prudenza ma vissuto a pieno. Ho ragionato sul passaggio vita-morte. Ho riscoperto la preziosità della vita, delle relazioni, dei luoghi. Si è trattato di un viaggio iniziatico in Irpinia da condividere con gli altri.
Irpinian Art Gallery è il primo capitolo di un progetto personale ambizioso che ha come centro l’Irpinia. E’ un’idea che è nata nel periodo di lockdown. Ho messo a disposizione un mio luogo privato, quello che in passato era il negozio dei miei nonni materni, nel cuore del centro storico di Lioni. Mi hanno sorpreso le tante telefonate ricevute. Numerosi sono gli artisti che continuano a contattarmi per propormi collaborazioni e materiale. Sono contenta di aver stimolato questo interesse.
Il mio intento è quello di offrire agli artisti uno spazio espositivo e al contempo educare il pubblico alla fruizione culturale, avvicinando l’Irpinia ai fermenti culturali delle metropoli, ma valorizzando i talenti e le prerogative del luogo. L’obiettivo ultimo è di creare una galleria d’arte contemporanea permanente. A tal proposito ho avviato una campagna di crowdfunding. Mi rivolgo a tutti quelli che come me hanno lasciato l’Irpinia per seguire la propria passione, il proprio lavoro, i propri interessi, e che al contempo conservano e preservano dentro di sé un legame fortissimo con la propria terra natìa.
Viviana Miele
Lioni, 31 agosto 2020
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