Posted on 14 marzo 2015
By Paolo Carotenuto
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La Commissione europea adotta un programma per promuovere il patrimonio culturale delle regioni meridionali
La Commissione europea ha adottato oggi il Programma operativo “Cultura e Sviluppo” riguardante cinque regioni del Sud Italia – Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia –, che ha come obiettivi primari quelli di preservare e valorizzare i principali siti culturali, di promuoverne un uso efficiente e di consolidare il settore produttivo collegato all’utilizzazione del patrimonio culturale, favorendo l’imprenditorialità e supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività.
Il programma disporrà di un budget complessivo di €490,9 milioni, di cui € 368,2 milioni (pari al 75%) stanziati dall’UE attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il restante derivante dal cofinanziamento nazionale.
Commentando l’adozione del programma operativo, Corina Crețu, Commissario per la Politica regionale, ha dichiarato: “Questi investimenti serviranno alle regioni del Mezzogiorno d’Italia da un lato a preservare, consolidare e restaurare lo straordinario patrimonio artistico e culturale, dall’altro come volano per attrarre nuove imprese che possano sviluppare una domanda turistica più regolare e un’attività culturale adeguata. Il programma avrà una ricaduta positiva sul territorio in termini economici e di creazione di posti di lavoro”.
I risultati attesi sono importanti: 560 000 nuove visite l’anno ai siti culturali che beneficeranno dei fondi UE, per un totale di 4,4 milioni di nuovi visitatori l’anno; lavori di restauro e ristrutturazione su una superficie pari a 277 375 m²; sostegno a 1 735 piccole e medie imprese; aumento degli investimenti privati nel settore culturale dal 6,9 % al 7,1 % del PIL.
Schede sintetiche dei Programmi operativi della Politica di Coesione 2014-2020
Accordo di Partenariato 2014-2020
La Politica di Coesione e l’Italia
Basilicata, beni culturali, Calabria, Campania, commissione europea, Corina Crețu, cultura, FESR, Mezzogiorno, Patrimonio culturale, Puglia, Sicilia
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